"Bit Prepared" II: Richard Stallman incontra il Bureau Mondiale dello Scautismo
6 Ottobre 2004


Scritto per Linux Journal da: Marco Fioretti (mfioretti, al server mclink.it)
Tradotto in italiano da: Davide Grisafi (davide.grisafi, al server scoutlink.it)
Formattato e pubblicato da: Gino Lucrezi (gino.lucrezi, al server scoutnet.org)

Versione originale: http://www.linuxjournal.com/article.php?sid=7813
Prima parte: http://www.scoutnet.org/italy/ArticoloSoftwareLibero.html



Richard Stallman della FSF, Ray Saunders del Bureau Mondiale dello Scautismo (WSB) e l'autore discutono quali relazioni possono esserci fra software libero e Scautismo.



La Fondazione per il Software Libero (Free Software Foundation, FSF) promuove il diritto degli utenti ad usare, modificare e ridistribuire liberamente il software e la relativa documentazione. In tutto il mondo, diverse organizzazioni nazionali ed internazionali si ispirano indipendentemente agli scritti di Lord Baden‑Powell, che nel 1907 fondò lo Scautismo.

Che cosa potrebbero mai avere in comune Baden‑Powell e la FSF? Niente, a parte alcuni principi etici fondamentali. Nella prima puntata di "Bit Prepared" scrivevo che: "[GNU/] Linux e l'intero movimento del Software Libero sembrano proprio essere l'anima dello Scautismo fatta software: il primo, se non l'unico, tipo di informatica che dovrebbe essere presentata agli Scout e usata dai loro capi.

Dopo aver scritto quell'articolo sono stato contattato dal WOSM (World Organization of the Scout Movement), l'organizzazione che riunisce associazioni Scout di più di 150 nazioni. Le politiche del WOSM sono decise dal suo organo assembleare, la Conferenza Scout Mondiale, e messe in pratica dal World Scout Bureau (WSB). Ho quindi chiesto al WSB e alla FSF se avrebbero potuto partecipare a un incontro online per discutere queste mie tesi, e se e come il WOSM dovrebbe usare i prodotti e i criteri proposti nel mio articolo nelle sue attività.

Le reazioni iniziali da entrambe le due organizzazioni sono state molto incoraggianti. Richard M. Stallman, fondatore della FSF, mi ha scritto: "[Il primo articolo Bit Prepared] è davvero interessante. Potresti riuscire a far nascere qualcosa di molto utile con questo". Il WOSM non si era mai posto direttamente il problema di adottare una particolare tecnologia IT a livello mondiale, ma secondo Ray Saunders, responsabile per l'informatica del WSB, "la sinergia tra gli ideali dello Scautismo e i principi che stanno alla base della Comunità dell'open source è certamente evidente". Incoraggiato da questi commenti, ho coinvolto Richard e Ray nell'intervista via email che segue.

Marco Fioretti: Cos'è il Software Libero?

Richard Stallman: Il Software libero è software che gli utenti possono utilizzare, studiare, modificare e ridistribuire liberamente. Questo significa che voi siete liberi di adattarlo alle vostre esigenze, e di aiutare altre persone condividendolo con loro. Se si usa software non libero, questa cooperazione non è possibile.

Fioretti: Nell'articolo "Bit Prepared" ho elencato alcune affinità tra la filosofia dello Scautismo e quella del movimento per il Software Libero. Che cosa ne pensate?

Stallman: Che tali similarità possano esistere non mi sorprende affatto: l'idea di autosufficienza e l'importanza di aiutare il prossimo circolano nella nostra società da sempre e quindi riappaiono in molti posti. Comunque penso che riconoscere questa particolare similitudine sia stata una notevole prova di acume da parte tua.

Ray Saunders: Penso che siamo tutti d'accordo sul fatto che le azioni della comunità del Software Libero mi sembrano assolutamente coerenti con il metodo e gli ideali rappresentati dallo Scautismo oggi.

Fioretti: Attualmente il WOSM raccomanda l'utilizzo di qualche specifico software?

Saunders: No, proprio perché ha la struttura da te accennata all'inizio.

Fioretti: Quali sono i criteri correntemente utilizzati dal Bureau Mondiale dello Scautismo nella scelta di un software per uso interno?

Saunders: Noi cerchiamo di selezionare quei programmi che meglio si accordano alle nostre necessità e, certamente, alle nostre idee. Il costo è un criterio sicuramente molto importante. Quando spendiamo dei soldi dobbiamo sempre tenere a mente che stiamo utilizzando quelli dei nostri membri. Il Bureau Mondiale dello Scautismo utilizza quasi esclusivamente computer Apple Macintosh. Poiché abbiamo scelto di migrare verso il sistema operativo Mac OS X le possibilità di utilizzare software Libero oppure Open Source sono oggi molto più numerose di due anni fa. Di conseguenza, le soluzioni basate su software Libero oppure Open Source vengono oggi valutate sullo stesso piano di quelle che propongono software commerciali. Stiamo già sostituendo con software Libero o Open Source alcuni prodotti commerciali utilizzati in passato. [N.d.E. : Altri brani che raccontano di Scout che utilizzano software Libero possono essere ritrovati nei commenti lasciati al primo articolo "Bit Prepared" da Ray e da Gino Lucrezi di Global Scoutnet].

Fioretti: La Fondazione per il Software Libero e il Progetto GNU raccomandano l'utilizzo dei soli software da loro prodotti? Se la risposta è si, potresti spiegarmi il perché? Se invece è no, come si deve scegliere quale software adottare?

Stallman: Quello che conta non è da chi viene sviluppato il software, ma se rispetta la vostra libertà. Se volete vivere in piena libertà, dovreste rifiutare il software che in qualche modo potrebbe limitarla, o che vi impedisce di aiutare gli altri. Quando il software è Libero, voi e chiunque altro potete vedere che cosa può fare. E potrete anche sentire le opinioni di chi l'ha già studiato e utilizzato, e quindi decidere se utilizzarlo o no. Se poi siete particolarmente interessati al funzionamento del programma potete leggerne il codice sorgente.

Fioretti: Molte organizzazioni Scout nazionali possiedono delle specialità ["Merit Badges"] il cui scopo è proprio quello di stimolare i giovani Scout a sviluppare particolari capacità in varie discipline. In molte associazioni esistono già delle specialità di informatica. C'è qualche prova che prevede che lo Scout conosca la differenza tra software proprietario e Libero? Se non altro per sapere quando e come è legalmente possibile la copia e la ridistribuzione di un programma?

Saunders: Le direttive a questo livello sono di competenza delle organizzazioni scout nazionali che volessero proporre tali specialità ai propri iscritti. Voglio sperare, considerando quanto software viene copiato illegalmente oggigiorno, che nelle principali prove di queste specialità si tocchino le questioni riguardanti copyright e licenze d'uso. Questo tipo di approccio certamente sarebbe molto utile per capire le differenze che citavi tu prima. E potrebbe anche aumentare in tutta la comunità Scout la consapevolezza della disponibilità di software Libero e Open Source.

Fioretti: Avete particolari suggerimenti o commenti riguardo alle prove per la conquista di queste specialità proposte nell'articolo "Bit Prepared"?

Stallman: Mi sembra che vadano bene.

Saunders: In un paio di punti sostituirei: "discutere" con "dimostrare". Comunque direi che queste prove rappresentano un buon punto di partenza per le organizzazioni nazionali che pensano di introdurre o di aggiornare le prove per la conquista di una specialità nell'ambito dell'informatica.

Fioretti: Se un'associazione Scout decidesse di provare o passare all'utilizzo di software libero dove potrebbe trovarlo?

Stallman: Basta guardare in http://www.gnu.org/directory. In quel sito si possono trovare più di 3500 programmi pronti all'uso per il sistema operativo GNU/Linux. Se voleste utilizzare un programma che non si trova in quell'elenco, dando un'occhiata a quest'altro sito: http://www.gnu.org/licenses/license-list.html vi potrete fare un'idea se la sua licenza allegata sia libera o meno. Se vivete in una grande città ci saranno sicuramente persone che sanno usare GNU/Linux. Probabilmente ci saranno anche delle associazioni di utenti. Sono sicuro che saranno molto contenti di aiutare voi e la vostra unità Scout. [N.d.T.: l'elenco dei Linux User Group italiani si trova su questa pagina: http://www.linux.it/LUG, e il 27 novembre 2004 molti di loro celebreranno con diverse manifestazioni il quarto Linux Day: http://www.linux.it/LinuxDay Da quando è uscito questo articolo sta nascendo l'idea di fondare un LUG scout in Italia].

Fioretti: Ray, esiste del supporto dato dal WOSM, a parte Global Scoutnet? [N.d.T.: Global Scoutnet non è un'iniziativa del WOSM, pur essendo nata da alcuni capi europei incontratisi in un seminario organizzato dal WOSM]

Saunders: Non sono a conoscenza di specifiche risorse Scout su questo argomento. Forse qualcuno dei vostri lettori potrebbe informarmi in proposito? Ci sono, per contro, tantissimi programmi specifici per le attività Scout, sviluppate da Scout e liberamente disponibili per altri Scout, anche se non sempre si tratta di Software Libero. Alcuni di questi sono elencati nelle pagine di David Jansen che a loro volta si trovano nel sito International Scouting and Guiding. Anche le pagine del portale del Software Libero dell'Unesco sono un buon punto di partenza.

Il Jamboree on the Internet (JOTI), un evento annuale durante il quale vengono scambiate idee e nuove esperienze, contribuisce a diffondere la coscienza di far parte della fratellanza mondiale dello Scautismo. Durante il Joti mezzo milione di Scout di tutto il mondo utilizzano per i propri contatti tutti i sistemi operativi esistenti. Molti di questi Scout utilizzano già software Libero e certamente eventi come questo potrebbero contribuire ad aumentare la conoscenza, e quindi l'utilizzo, di questo tipo di software. Quest'anno lo Joti sarà il 16 e 17 ottobre.

Fioretti: Ci sarà uno specifico Forum dedicato a questi argomenti durante lo Joti? Se si, Richard ed io potremmo partecipare in qualità di rappresentanti della comunità del Software Libero?

Saunders: Quest'anno non credo, ma potrebbe essere una buona idea per il futuro. Tutte le informazioni sul programma previsto per quest'anno sono disponibili in questo sito: [N.d.T. in Italia è in programma un forum per domenica 17 alle ore 12:00 sul canale #ita-forum di Scoutlink]

Fioretti: Ray mi ha segnalato alcuni documenti Scout particolarmente interessanti: ad esempio, la "Strategic Priority" numero 7 della strategia mondiale per lo Scautismo del WOSM dice: "Una comunicazione efficace è vitale per tutti gli aspetti dello Scautismo. ... Le tecnologie moderne offrono allo Scautismo molte nuove tecniche per far questo in modo più efficiente e a un costo minore." Eduardo Missoni, il segretario generale del WOSM, pronunciando il suo discorso ufficiale alla Conferenza Europea Scout del 2004, ha sottolineato come: "in accordo ai nostri principi e ai nostri valori, saremo in prima linea nell'esplorazione e nell'adozione di tecnologie universalmente accessibili". Richard, eri a conoscenza di questo? Che cosa ne pensi?

Stallman: Si potrebbe interpretare questo come un invito ad utilizzare software libero, ma anche ad altre soluzioni, di compromesso .

Fioretti: Sono d'accordo, ma le precisazioni di prima sembrano calzare perfettamente con le raccomandazioni che ho fatto alla fine di "Bit Prepared". Per esempio, la raccomandazione che i siti web delle associazioni scout dovrebbero essere visibili con qualsiasi browser e soprattutto che un'associazione Scout non dovrebbe accettare o distribuire documenti in formato proprietario, come Richard ha suggerito tempo fa.

Saunders: Approvo senz'altro la campagna di anybrowser.org. Gli standard internazionalmente accettati non dovrebbero essere "migliorati" unilateralmente solo per ragioni commerciali, che spesso rendono i risultati ottenuti incompatibili con i browser rispettosi degli standard stessi. Dobbiamo quindi controllare periodicamente i nostri siti web, per essere sicuri che siano accessibili a tutti gli utenti secondo gli standard accettati da tutti, anziché quelli modificati da applicativi software proprietari.

Nel campo dei formati proprietari, bisogna distinguere tra buone e cattive abitudini. Per esempio, secondo me un formato proprietario per il quale l'autore distribuisce gratuitamente un programma di lettura (come è il caso di Adobe per il formato PDF) è accettabile. Di conseguenza, io non ho problemi a ricevere e distribuire documenti in formato .pdf. Per me il principio fondamentale è che quando distribuisco un documento nessuno dei destinatari dovrebbe essere costretto ad acquistare un prodotto proprietario per leggerlo.

Per le stesse ragioni, considero senz'altro soluzioni accettabili i prodotti proprietari che usano formati aperti per i loro file. In questo caso si ha ciò che si paga, e si può comunque migrare verso un altro prodotto con relativa facilità, poiché i documenti non sono più vincolati allo specifico software con cui sono stati creati.

Stallman: Un programma di lettura segreto ma gratuito potrebbe comunque limitare la libertà degli utenti, anche senza appropriarsi del loro denaro. Quello che rende il formato PDF aperto - quindi non proprietario - è il fatto che la sua documentazione è pubblica, e a parte alcune delle più recenti caratteristiche, che non sono nemmeno comunemente usate, non risulta coperto da brevetto o licenza, quindi chiunque potrebbe modificarlo e migliorarlo. Io uso software libero per gestire i file PDF.

Fioretti: Di certo, la via più semplice per preparare la migrazione verso software Libero, o quanto meno verso formati universalmente accessibili, è passare prima possibile a programmi liberi "multi piattaforma", come il browser Mozilla e soprattutto il formato per i file d'ufficio OASIS che sarà disponibile con OpenOffice.org. In questa maniera si potrebbe garantire a tutti gli Scout l'accessibilità a tutte le informazioni Scout, qualunque software essi usino. Ma non solo: si potrebbero avere le proprie e-mail firmate in maniera digitale secondo gli standard internazionali, e i siti web Scout sarebbero utilizzabili dal maggior numero di utenti possibile.

Ora, proviamo ad ipotizzare che il World Scout Bureau adotti queste regole. Ray, potrei chiederti di spiegarci la procedura ufficiale che il WSB dovrebbe seguire per farlo? In particolare, se e come potrebbe chiedere alle organizzazioni nazionali Scout di adottare la stessa regola e infine come potrebbero essere rese disponibili le linee guida pratiche per facilitare la sua adozione?

Saunders: Nello Scautismo ci piace adoperare il motto "dell'imparare facendo". Quindi, il mio messaggio agli Scout che ci leggono è quello di impegnarsi in prima persona, provando ad adottare essi stessi alcuni software liberi per i loro usi quotidiani, come del resto ho fatto anche io. Ad esempio, io mi trovo al momento coinvolto nel collaudo della versione alpha di NeoOffice/J, la grande implementazione Java di OpenOffice.org 1.1.2 realizzata da Patrick Luby per gli utenti Mac OS X. E` importante che più Scout possibile contribuiscano a questo cambiamento passando proprio per un'esperienza personale. Così la prima linea guida che vi proporrei potrebbe essere: pensa globalmente, agisci localmente.

Secondo, penso che sarà importante garantire che gli Scout che partecipano ad eventi organizzati dal WOSM possano trovare software Libero e Open Source nei computer messi a disposizione in queste occasioni. Questo, di fatto, è già avvenuto durante l'ultimo Jamboree in Tailandia. Voglio anche ricordare che molti Jamboree nazionali vengono organizzati grazie all'utilizzo di software Open Source dando modo agli adulti e ai ragazzi che li utilizzano di fare pratica con tali applicazioni.

Terzo, ritengo essenziale essere capaci di dimostrare che l'utilizzo di software Open-Source come OpenOffice, è già una realtà nell'ufficio centrale del World Scout Bureau. Abbiamo cominciato a diffondere i nostri moduli nel formato OpenOffice.org. Ho inoltre il piacere di includere Eduardo Missoni fra gli utenti che hanno già dichiarato di essere molto soddisfatti da questa scelta. Così, nell'ambito del nostro lavoro, abbiamo già cominciato a fare la nostra piccola parte per realizzare il cambiamento.

Tutte queste esperienze incoraggianti potranno poi essere impiegate nella promozione del software Libero e Open Source anche presso altri Scout, come i capi delle singole organizzazioni e i volontari in servizio presso il World Scout Commitee oppure presso i comitati e le federazioni locali.

Credo anche che procedendo con iniziative pratiche, come quelle appena descritte, riusciremo a creare la massa critica necessaria per stimolare cambiamenti tali, all'interno delle organizzazioni nazionali, da portare alla promozione di politiche comuni a livello mondiale.

Stallman: Devo sottolineare che contrapporre il software Libero e quello commerciale è come confrontare persone alte con persone magre. Alcuni software liberi sono anche commerciali (cioè sviluppati da aziende, a scopo di lucro) proprio come alcune persone alte sono anche magre. Spesso il software Libero ha un prezzo fisso per ogni copia venduta: allo stesso tempo, esistono programmi proprietari disponibili gratis.

Non stiamo mettendo in discussione il fine di lucro, e nemmeno il prezzo. Qui si sta parlando di libertà. Il software Libero rispetta la libertà degli utenti; quello proprietario no. Se un programma è libero si può anche "lasciarlo migliore di come lo hai trovato" e credo sia questo uno dei punti di contatto fra software Libero e spirito Scout. Dovendo scegliere un nuovo software, suggerisco di verificare innanzitutto se si tratta di un software Libero, in grado di girare su un sistema operativo anche esso Libero. Mac OS non è libero, e non lo è nemmeno la piattaforma Java. Pertanto, se NeoOffice dipende da questi software per il suo funzionamento, non può essere usato senza limitare la vostra libertà.

Saunders: L'utilizzo di tecnologie che in breve tempo permettano a molta gente di provare ora del software Libero o Open Source potrebbe, nella visione di Richard, essere limitativo. Però potrebbe essere di aiuto per tutti quelli che vogliono cominciare a provare. Questo sarebbe anche un vantaggio per organizzazioni come la FSF, poiché crescerebbe anche l'attenzione e l'accettazione del software Libero. Credo che questo sia nell'interesse di tutti.

Fioretti: sono contento di sentire tutto questo per due ragioni: la prima è che da questo momento in poi sarà difficile per uno Scout ignorare gli ideali alla base del movimento per il software Libero, e l'importanza di comunicare utilizzando tecnologie veramente aperte. La seconda ragione è che l'approccio descritto da Ray permetterà ad ogni singolo Scout o unità di Scout di passare al software Libero se e quando lo vorranno, e nella maniera più semplice possibile.

Concludo quindi questa intervista rivolgendo a tutti i lettori quattro brevi inviti.
Il primo è per tutti gli Scout: per favore provate i programmi citati da Ray e Richard, e se potete chiedete aiuto al gruppo di utenti GNU/Linux più vicino.
Il secondo invito è rivolto a tutti gli utenti di software Libero, a cominciare da quelli di OpenOffice.org e Mozilla: inviate questa intervista e la prima parte di "Bit Prepared" ai gruppi Scout della vostra zona, offrendo il vostro aiuto per provare il software Libero.
Vorrei poi chiedere a tutti, per semplificare le cose, di aiutarmi a tradurre entrambi gli articoli in altre lingue (potete contattarmi all'indirizzo mfioretti al server mclink.it).
L'ultimo, ma non meno importante invito lo vorrei rivolgere a tutte le altre organizzazioni ispirate al metodo di Baden‑Powell: contattatemi, sono interessato a sapere cosa pensate del software Libero.



Grazie a Ray e Richard per avermi dedicato un po' del loro tempo libero.




Questo articolo viene da LinuxJournal - la principale rivista della comunità Linux
http://www.linuxjournal.com

L'URL originale di questa storia è:
http://www.linuxjournal.com/article.php?sid=7813

La traduzione è stata realizzata da Davide Grisafi per conto di Scoutlink e pubblicata su Scoutnet

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L'URL originale di questa traduzione è:
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