"Bit Prepared": L'Anello Mancante?
15 Aprile 2004


Scritto per Linux Journal da: Marco Fioretti (mfioretti, al server mclink.it)
Tradotto in italiano da: Gino Lucrezi (gino.lucrezi, al server scoutnet.org)
Versione originale: http://www.linuxjournal.com/article.php?sid=7533

Aggiornamento! C'e` un seguito: http://www.linuxjournal.com/article.php?sid=7813
La traduzione è a: http://www.scoutnet.org/italy/ArticoloSoftwareLiberoParteII.html

Gli scout di tutto il mondo sanno come e perché dovrebbero usare software libero?

Al giorno d'oggi, software ed educazione di qualità non possono vivere l'uno senza l'altra. Nessuno può negare che i due argomenti siano collegati in molti modi. Tuttavia, per quanto ne so io, uno di questi modi non è stato ancora messo in pratica. Sappiamo tutti che molte scuole ed i loro insegnanti si trovano a lavorare con budget sempre più ristretti. Questo li obbliga a cercare gli strumenti col miglior rapporto qualità/prezzo. Tuttavia, ci sono altri criteri molto più importanti di questi.

Le scuole dovrebbero insegnare agli studenti un modo di vivere che sia di beneficio alla società nel suo insieme. Missione fondamentale della scuola è quella di insegnare a essere cittadini coscienziosi e buoni vicini - a cooperare con altri che hanno bisogno di aiuto [1]. Il vero modo per ottenere la felicità nella vita è facendo la felicità degli altri. Cercate di lasciare questo mondo un po' migliore di come voi lo avete trovato [2]. Insegnando agli studenti a partecipare ad una Comunità, noi gli offriamo pratica una lezione di educazione civica. Inoltre proponiamo loro un modello di servizio pubblico [1]. La felicità è il risultato di un lavoro attivo, piuttosto che il godimento passivo dei piaceri [3]. Così, dobbiamo cercare di insegnare i concetti, non l'uso alla cieca di alcuni strumenti... proviamo ad insegnare ai ragazzi come utilizzare gli strumenti per pensare [4]. Il segreto di un'educazione efficace è convincere ogni allievo ad imparare da sé, invece di istruirlo cercando di infilargli dentro solo delle conoscenze stereotipate [5]. Quando occorre, è necessario dare agli allievi delle capacità reali, non solo "istruzioni per l'uso" [6]. Desideriamo far andare avanti i nostri ragazzi con una gioiosa autoeducazione che venga da dentro e non con l'imposizione di una istruzione formale dal di fuori [7]. Il filo conduttore in ogni progetto deve essere la capacità di collaborazione, in modo da aumentare le occasioni di apprendimento [8]. Il ragazzo, mentre lavora in collaborazione con gli altri, è responsabile della propria parte del lavoro [9].

Ma qual è la tesi che voglio sostenere? Semplicemente, non una sola parola nell'ultimo capoverso è farina del mio sacco. A mio parere, le varie frasi che ho raccolto dimostrano il collegamento inesplorato di cui ho parlato in apertura: i concetti si rinforzano l'un l'altro, ma vengono da due insiemi di fonti totalmente distinte. Le frasi in testo normale sono state scritte da vari sostenitori del software libero nella scuola. Il primo di questi è R. M. Stallman, fondatore del progetto GNU, e spiega la ragione principale per la quale le scuole dovrebbero usare esclusivamente software libero.

Tutte le frasi in corsivo appartengono a Robert Baden-Powell (B.-P.), il fondatore, quasi un secolo fa, del movimento Scout. Lo scautismo è diventato una delle organizzazioni giovanili internazionali più importanti, con quasi 30 milioni di membri in più di 200 paesi.

Lo scopo dello scautismo (il cui motto è "Be Prepared", cioè "Sii Preparato") è aiutare tutti i ragazzi del mondo a diventare buoni cittadini. Lo scautismo realizza questo obiettivo facendo "giocare il gioco" agli scout nell'aria aperta, lontano da TV, PC e telefoni cellulari, quanto più spesso possibile. Non c'è dubbio sul fatto che questo metodo rimanga altrettanto valido, se non di più, nell'era di Internet. Molti scout, tuttavia, usano dei computer nelle loro attività di ogni di giorno al di fuori dello scautismo. Nessuno pensa neanche per un istante che debbano smettere, ma è naturale prevedere che i principi fondamentali dello scautismo si applichino anche a questi nuovi strumenti. Il movimento scout ripone tantissima importanza nella fiducia in se stessi piuttosto che nelle soluzioni preconfezionate. Le citazioni precedenti sono solo una minima parte di quelle esistenti che rafforzano la tesi del fondatore: lo scautismo vuole formare dal di dentro, facendo sì che il ragazzo conosca e costruisca i suoi strumenti, perché questo lo aiuti a sviluppare e conoscere il proprio carattere.

Dopo la lettura del questo articolo, inoltre, vi prego di leggere anche tutto il materiale citato in bibliografia. La nostra tesi continua ad avere un significato perfetto (anzi, forse ancora di più, secondo me) se sostituiamo "le scuole" con "i reparti" o "le squadriglie" e "gli studenti" con "gli Scout". Nel frattempo, torniamo indietro per un istante (grazie a Marco Bravi per averlo fatto presente) al punto cruciale dell'ultimo messaggio di B.-P. a tutti gli scout [2]: "Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato". Ora, il mondo moderno è fatto anche di software. Può uno scout applicare il consiglio del Fondatore ai programmi che usa? Può lasciare un programma un po' migliore di come lo ha trovato? Una domanda ancora più importante è: dovrebbe farlo? Certamente! Tanto per cominciare, sarebbe una perfetta "Buona Azione". In secondo luogo, sarebbe un modo eccellente per acquisire competenze importanti per trovare un lavoro qualificato. Naturalmente, ogni esploratore degno della sua Promessa si comporterà così soltanto se e quando è legale farlo. Di conseguenza, questo genere di Servizio (sì, intendo proprio Servizio, con la S maiuscola) è possibile soltanto con software che è stato concepito sin dall'inizio per essere migliorato in questo modo. Software che, quale che sia il suo prezzo, garantisce legalmente:

  • la libertà di eseguire il programma, per qualsiasi scopo (libertà 0).

  • la libertà di studiare come funziona il programma ed adattarlo alle proprie necessità (libertà 1).

  • la libertà di ridistribuirne copie in modo da aiutare il prossimo (libertà 2).

  • la libertà di migliorare il programma e distribuire pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio (libertà 3).

Ancora una volta, siamo partiti dallo scautismo e siamo finiti sul software libero: i quattro punti appena citati sono copiati parola per parola dalla definizione ufficiale di software libero.

I collegamenti diretti fra questi due mondi non finiscono qui. Baden-Powell credeva "che siamo stati posti in questo mondo di meravigliose bellezze, con una particolare capacità per apprezzarle, talora per aver la gioia di collaborare al loro sviluppo, ed anche per potere aiutare gli altri, invece di scavalcarli e, tutto ciò facendo, godere la vita - ossia RAGGIUNGERE LA FELICITÀ". Uno scout che scriva o migliori del software, avendo come riferimento queste parole, dovrebbe garantire tutte le libertà già citate a tutti gli utenti futuri del programma . "Per esempio, se distribuite copie di un tale programma, sia gratis sia con un rimborso spese, dovete dare a chi lo riceve tutti i diritti che voi avete. Dovete assicurarvi che anche loro ricevano o possano ottenere il codice sorgente. E dovete mostrare loro queste clausole in modo che conoscano i loro diritti". Cioè lo Scout dovrebbe diffondere il suo software sotto la licenza "GNU General Public License", da cui ho copiato questa clausola, o con una licenza simile.

Lascio come esercizio al lettore la scoperta dei mille altri collegamenti fra Software Libero e Scautismo (segnalateli in un messaggio, quando li avrete trovati). Abbiamo già presentato abbastanza prove. Se, a tutto questo, aggiungiamo le migliaia di argomentazioni su come il software libero può far risparmiare soldi e l'articolo della Legge Scout che dice che gli Scout sono "Laboriosi ed Economi" (oppure, secondo le associazioni "sobri, economi, laboriosi e perseveranti"), il caso sembra essere chiuso. Linux e l'intero movimento del Software Libero / Open Source sembrerebbero l'incarnazione dello spirito dello scautismo nel mondo del software: il primo, se non forse l'unico, genere di tecnologia informatica che dovrebbe essere proposto agli Scout o usato dai loro capi.

Malgrado ciò, mentre molte scuole si sono pronunciate ufficialmente a favore del software libero, per quanto so io, le associazioni Scout non lo hanno ancora fatto. Ad oggi, 5 aprile 2004, cercando sui siti web dell'Organizzazione Mondiale del Movimento Scout, dell'Unione Internazionale Guide e Scouts d'Europa, o di singole associazioni nazionali non si trova nulla relativo a Linux e software libero. Ho anche chiesto commenti, senza risposta finora, a worldbureau@world.scout.org e uigse@uigse.org [N.d.T. Nel frattempo vi è stata una interessantissima risposta del direttore IT del Bureau Mondiale Scout, presente sul forum di LinuxJournal, di cui si parla in fondo]. I requisiti attuali delle specialità Computer ed Internet dei Boy Scouts of America (la più grande associazione scout del mondo industrializzato) non accennano affatto al software libero. Neppure una ricerca generale su Google ha restituito risultati. Come mai questa affinità non è mai stata riconosciuta prima di oggi? Me lo sono chiesto per anni, sin da quando, per la prima volta, ho realizzato cosa fosse realmente il software libero. Per la cronaca, sono Scout dal 1977; non sto rimescolando delle citazioni casuali trovate ieri su Internet tanto per fare un po' di chiasso. Desidero invece stimolare una discussione costruttiva. È possibile che nessuna associazione Scout nel mondo usi e suggerisca ufficialmente il software libero? Se è davvero così, perché non lo ha ancora fatto nessuno, considerando i punti di contatto già citati?

Sono quasi sicuro che, fino a che oggi, sia stata semplicemente una concomitanza di motivi innocenti: l'ignoranza pura e semplice dell'esistenza di un'alternativa; la necessità di concentrarsi su temi percepiti come più urgenti o più vicino al "core business"; l'esistenza di genitori sconvolti perché "il loro piccino non può mangiare la sua pizza quotidiana al campo!"; e la necessità di non provocarli ulteriormente con temi astrusi come il software libero, proprio perché effettivamente il loro piccino ha davvero bisogno di Scautismo, qualsiasi Scautismo!

Anche io ho vissuto personalmente situazioni simili mentre ero Capo, e so come ci si sente. Eppure, almeno nel medio e nel lungo termine, nessuno di questi argomenti mi sembra valido per ignorare il problema. Ci potrebbero certamente essere altri motivi, che a me sfuggono, per i quali uno strumento che si abbina alla filosofia dello scautismo debba rimanere così a lungo ignorato. Se ce ne fossero, sarebbe una buona idea spiegare perché a tutto il mondo Scout. Se, invece, siamo d'accordo sull'opportunità di incrementare la diffusione del software libero fra gli scout, vediamo qualche modo per realizzare questo obiettivo più velocemente.

Una strana cospirazione?

Mentre discutevo questo articolo con Don Marti, editore capo del Linux Journal, ho scoperto che entrambi abbiamo conquistato il riconoscimento più alto delle nostre associazioni scout. Alessandro Rubini, coautore di Writing Linux Device Drivers, e Marco Bravi, uno dei fondatori del LUG Roma, nascondono entrambi un turpe passato di capi scout. A questo punto sorge il dubbio che vi sia una specie di cospirazione in atto, una cabala potenzialmente influente di Hacker-Scout, in larga parte ancora sconosciuti l'uno all'altro. Sono abbastanza sicuro che sia così, e che una tale organizzazione conterebbe molti membri. Anche se ancora non esistesse, nessun problema; è tempo di crearla. Alzate la mano, se ci siete!

Liberiamo i distintivi!

I distintivi di specialità sono un buon punto di partenza per colmare il fossato tuttora esistente fra software libero e scautismo. Già oggi esistono delle specialità relative all'informatica in numerosissime associazioni Scout, il che è una buona cosa. Gli Scout devono essere autosufficienti, sia nella vita all'aperto che in città. Poiché questa implica spesso di avere a che fare con dei computer, più li conosciamo e meglio è. È in questo spirito che ho redatto qui sotto un elenco di requisiti, applicabile a qualunque tipo di specialità informatica. Alcuni sono ispirati direttamente dai concetti presentati in questo articolo, mentre altri sono più generali, e puntano ad aiutare gli scout a diventare buoni "Netizen" (cittadini della rete). Oggi molte associazioni scout non hanno più un elenco prefissato di requisiti da raggiungere per ogni specialità, preferendo concordare di volta in volta con ogni ragazzo cosa fargli realizzare, ma questo elenco può essere utile come ispirazione anche in queste associazioni. Ogni suggerimento per migliorare questa lista è il benvenuto.

  1. Descrivere la differenza fra software libero e proprietario.

  2. Discutere le differenze fra software libero (free software), shareware e freeware.

  3. Descrivere la differenza fra i protocolli e formati di file proprietari e quelli aperti. Fornire almeno tre esempi di ciascuno.

  4. Descrivere le differenze fra linea di comando ed interfacce utente grafiche, precisando i vantaggi di ciascuna tecnica.

  5. Installare uno o più sistemi operativi sullo stesso computer, partendo da zero.

  6. Scaricare, compilare ed installare un programma partendo dal sorgente.

  7. Applicare una patch al codice sorgente di un programma.

  8. Installare un firewall su un computer, e metterlo alla prova usando un servizio di validazione online.

  9. Essere pronti a discutere di firme digitali e come scambiarle fra sistemi operativi differenti.

  10. Essere preparati a discutere l'accessibilità di un sito web, ed in particolare perché creare pagine specifiche per un solo browser sia controproducente, come garantire che gli utenti con handicap possano usare il sito, e così via.

  11. Descrivere la procedura corretta per chiedere aiuto su un newsgroup/forum/mailing list.

  12. Osservare un comportamento adeguato corretto in newsgroup/forum/mailing list (netiquette).

Giochiamo il gioco del software libero!

Spero di aver chiarito perché penso che lo scautismo ed il software libero abbiano molto in comune e perché il primo dovrebbe usare il secondo. Personalmente, Linux mi permette di continuare ad essere un bravo Scout anche quando sono alla tastiera. Inoltre mi permette di provare a aiutare altri, come nel Progetto RULE. Sono convinto che se Baden-Powell fosse vivo oggi, userebbe Linux. Siete d'accordo? Se non lo siete, perché no? Fatemi conoscere i vostri pareri, sia sul forum di LinuxJournal che su quello di Scoutnet o privatamente. Sono ovviamente desideroso di aiutare gli Scout ad usare il software libero e sono disponibile per ulteriori discussioni e supporto. Soprattutto, invitate tutti i vostri amici Scout che non conoscono il software libero a leggere quest'articolo ed a metterlo in pratica, o almeno a discuterne. Chiedete loro (e chiedete a voi stessi) quanti punti segnerebbero nel test seguente, e anche in questo caso fatemelo sapere:

  • State usando del software libero per gestire le vostre attività Scout?

  • State chiedendo che i documenti presenti sui siti scout e che i documenti ufficiali scout non siano distribuiti usando formati proprietari?

  • Vi siete assicurati che il vostro sito scout sia visibile con qualunque browser?

  • State almeno usando OpenOffice.org ed i relativi formati di file aperti?

  • State consigliando ai vostri esploratori di usare il software libero e di conquistare le loro specialità usandolo?

  • Chiederete alla vostra associazione scout di fare tutte queste cose?

A giudicare da ciò che si vede su Internet, la risposta più probabile sembrerebbe essere no a tutte le domande. D'altra parte, potremmo essere in una situazione simile a quella di sei o sette anni fa, quando i manager delle grandi aziende hanno sentito parlare per la prima volta di Linux, e hanno chiamato i loro responsabili dei sistemi informativi chiedendo "perché non usiamo ancora questa roba open source" solo per scoprire che Linux era già presente su tutti i loro server.

Una ultima considerazione: mentre parlavamo questo articolo, Alessandro Rubini ha formulato un corollario interessante a questi miei pensieri. Sia lo scautismo che il movimento per il software libero sono stati accusati ripetutamente di estremismo. Il primo è stato accusato spesso di essere troppo nazionalista e militarista, mentre al secondo viene addebitato l'"errore" opposto. Si spera che mostrare così le loro affinità contribuirà a dimostrare che né un'accusa né l'altra sono fondate. A me, entrambi i movimenti sembrano nati da una immensa dose di buonsenso, un desiderio di essere attivi e un amore per un lavoro ben fatto, tanto da essere assolutamente al di sopra di qualsivoglia etichetta di questo genere.

Risorse

[1] Perché la scuola dovrebbe usare esclusivamente software libero

[2] L'ultimo messaggio di Baden-Powell

[3] Prefazione di Rovering to Success (La Strada verso il Successo)

[4] Open Options Interviews Highlights

[5] B.-P.'s OUTLOOK

[6] Perché dare precedenza al software libero nelle scuole?

[7] Standardization of Badges

[8] Using Test Driven Development in a Computer Science Classroom: A First Experience

[9] Aids to Scoutmastership (Suggerimenti per l'Educatore Scout)




Questo articolo viene da LinuxJournal - la principale rivista della comunità Linux
http://www.linuxjournal.com

L'URL originale di questa storia è:
http://www.linuxjournal.com/article.php?sid=7533

La traduzione è stata realizzata da Gino Lucrezi per conto di Scoutnet
http://www.scoutnet.org

Alcune delle citazioni di B.-P. sono state riprese dalle traduzioni di Mario Sica
e Fausto Catani, altre sono state ritradotte appositamente per questo articolo.

L'URL originale della traduzione è:
http://www.scoutnet.org/italy/ArticoloSoftwareLibero.html