A G E S C I
                      GRUPPO DI SPERIMENTAZIONE INFORMATICA
                               Scout, Bit & Tamburi

         ****************************************************************
         *                                                              *
         *    STANDARD DELL'INTERFACCIA UTENTE PER I PROGRAMMI SCOUT    *
         *                                                              *
         ****************************************************************

                          Versione 1.00 - Settembre 1993

             Rielaborazione a cura di Guido de Carli e Andrea Bezante
                     su indicazioni dei vari gruppi di lavoro


   ---------------------------------------------------------------------------
    I N D I C E   G E N E R A L E
   ---------------------------------------------------------------------------

    1 ..... I MENU
    1.1 ... Struttura generale del video e del menu ...................... 1
    1.2 ... I menu associativi ........................................... 1
    1.3 ... Il menu di primo livello: la barra ........................... 2
    1.4 ... Il menu di secondo livello: la tendina ....................... 2
    1.5 ... Il terzo livello del menu .................................... 3

    2 ..... I TASTI DI NAVIGAZIONE
    2.1 ... I tasti di navigazione ....................................... 4

    3 ..... COLORI
    3.1 ... Colori ....................................................... 5

    4 ..... INSERIMENTO DATI
    4.1 ... Inserimento dati ............................................. 5

    5 ..... LAVORARE NEI CAMPI DI UN RECORD
    5.1 ... Lavorare nei campi di un record .............................. 6

    6 ..... TIPI DI VARIABILI
    6.1 ... Allineamento ................................................. 6
    6.2 ... Tipo numerico ................................................ 7
    6.3 ... Tipo carattere ............................................... 7
    6.4 ... Tipo data ed ora ............................................. 7
    6.5 ... Campi predefiniti ............................................ 7
    6.6 ... Liste ........................................................ 7
    6.7 ... Note ......................................................... 8

    7 ..... GESTIONE DEI TASTI
    7.1 ... Gestione dei tasti ........................................... 8
    7.2 ... Tabella tasti standard ....................................... 8

    8 ..... GUIDA
    8.1 ... Guida ........................................................ 9

    9 ..... VOCI E FILE DI TESTO DEL CONFIG
    9.1 ... Voci e file di testo del config .............................. 10

    10 .... NOTE PER I PROGRAMMATORI
    10.1 .. Note per i programmatori ..................................... 11

    11 .... DISTRIBUZIONE DA BANCA DATI
    11.1 .. Composizione minima del pacchetto da distribuire ............. 11

    A ..... Appendice: PARTECIPANTI AI GRUPPI DI LAVORO
    A.1 ... Partecipanti alla stesura della versione 1.00 ................ 12

    B ..... Appendice: RECAPITO SEGRETERIA DEL GRUPPO PER LA RACCOLTA DEI
            SUGGERIMENTI E NOTE PER LE VERSIONI FUTURE ................... 12

   ---------------------------------------------------------------------------
    Capitolo 1 : I MENU
   ---------------------------------------------------------------------------

    1.1  STRUTTURA GENERALE DEL VIDEO E DEL MENU
    --------------------------------------------
    Requisiti dei     I  menu  sono il cuore del programma ma  sono  anche  la
    menu              parte  piu'  delicata: una  cattiva  disposizione  delle
                      varie funzioni offerte puo' penalizzare seriamente anche
                      il miglior programma esistente. Secondo la nostra anali-
                      si   sono   risultati   fondamentali   tre    requisiti:
                      l'uniformita', l'ingombro e l'accesso.
    Uniformita'       Chiunque abbia lavorato al computer si sara' reso  conto
                      dell'esistenza  di moltissimi metodi di  visualizzazione
                      dei  menu,  che possono creare nell'utenza,  qualora  si
                      trovi ad usare diversi programmi ed ognuno caratterizza-
                      to  dal suo interfaccia, un certo senso di  smarrimento.
                      Non  di  rado  si assiste  alla  formazione  di  diverse
                      "scuole di pensiero" volte a sostenere o meno determina-
                      te soluzioni. I nuovi programmi associativi, ci auguria-
                      mo, dovranno superare questo handicap seguendo la falsa-
                      riga fornita da questo standard.
    Ingombro          Il  concetto  di menu "non  ingombranti"  rispecchia  la
                      necessita'  di  avere sempre sott'occhio  l'oggetto  del
                      nostro  lavoro  e quindi di visualizzare  il  menu  solo
                      quando  ce ne sia bisogno. Inoltre un menu troppo  vasto
                      e'  scomodo da consultare e rischia di diventare  troppo
                      generico.
    Accesso           E' l'argomento piu' complesso, tratta la definizione  di
                      una  disposizione delle funzioni in modo da  velocizzare
                      l'accesso a queste: il dare ad un menu ed alle  relative
                      voci  una collocazione spaziale ben precisa  ed  univoca
                      facilita molto l'accesso alle varie opzioni. Ipotizziamo
                      la situazione opposta, vale a dire quella in cui in  uno
                      stesso  punto del video possano apparire varie  voci  di
                      menu: l'utente sara' sottoposto ad un ulteriore  sforzo,
                      quello di capire in quale menu si trovi. Se i punti,  al
                      contrario, saranno univoci, la nostra mente  apprendera'
                      che   solo  in  quella  data  posizione  si  trova   una
                      determinata   funzione,  rendendo  l'accesso   di   tipo
                      analitico, piu' istintivo ed immediato.

    1.2  I MENU ASSOCIATIVI
    -----------------------
    Le righe a video  Per  quanto concerne il video devono essere  supportate,
                      oltre  le 25, anche le 43 o le 50 righe. Ricordiamo  che
                      vanno  evitati menu troppo estesi, quindi le righe  uti-
    Estensione menu   lizzate  non devono superare una certa lunghezza.  Sulla
                      base dei programmi conosciuti consigliamo di non supera-
    La riga 0         re le 15, che gia' non sono poche. La prima riga in alto
                      (riga 0) e' una riga di titolo e serve per il titolo del
    Indicatori di     lavoro,  etc... Sempre nella riga 0, in alto  a  destra,
    stato             avviene la visualizzazione dello stato di inserimento  o
                      di  sovrascrittura,  non  essendo  prevista  da  nessuna
                      tastiera  un'apposita spia che lo indichi. Al  contrario
                      non  e' prevista una visualizzazione del BLOC  MAIUSC  o
    La riga 1         del  BLOC NUM. La seconda riga (riga 1) e' la  riga  del
    Le utlime righe   menu principale. L'ultima riga, o le ultime due, ospita-
                      no,  se  necessario, la barra dei tasti funzione  o  dei
                      pulsanti che corrispondono a qualche operazione partico-
                      lare. Tale barra puo' essere attivata o meno di volta in
                      volta, senza percio' dipendere dal file di configurazio-
                      ne generale: si presume che normalmente venga utilizzata
                      solo le prime volte, quando ancora non si ha una discre-
                      ta conoscenza del programma. In alternativa puo' ospita-
                      re  la  lista  dei tasti di utilizzo  piu'  comune.  Per
                      uniformarsi alla maggior parte di tastiere in  utilizzo,
                      la barra dei tasti funzione ne prevede 10, numerati da 1
                      a  9 con lo zero in fondo, a destra: per la  descrizione
                      di ogni tasto sono disponibili quindi sette caratteri.
                      L'altezza  della  barra di stato,  definita  secondo  la
                      standard VGA (640x480), dovra' essere compresa tra 18  e
                      20 pixel.

    1.3  IL MENU DEL PRIMO LIVELLO: LA BARRA
    ----------------------------------------
    Definizione       Il  menu  principale consiste in un  elenco  delle  voci
                      principali disposte in senso orizzontale. E' comunemente
                      detto  "menu a barra" ed e' collocato lungo la  riga  1,
                      che  e'  quella  immediatamente dopo la riga di  titolo.

    Standard          La  colonna 0 della riga 1 non deve essere utilizzata  e
                      non  deve essere neppure evidenziabile; la colonna 1  e'
                      uno  spazio,  che  tuttavia fa gia'  parte  della  prima
    Composizione di   opzione. Ogni nome di opzione comprende uno spazio prima
    una voce          ed uno dopo il nome stesso. Quando questa viene selezio-
                      nata, gli spazi precedente e seguente si evidenziano con
                      essa. Da quanto gia' detto consegue che l'area  comples-
                      siva  occupata da ogni voce varia a seconda  della  voce
                      stessa:  ad  esempio la voce File occupera'  sei  spazi,
                      modifica  dieci  e  via dicendo. La  voce  File,  quando
    Lettera di        prevista,  deve essere la prima a sinistra.  La  lettera
    selezione veloce  iniziale di ogni opzione, o comunque quella che serve  a
                      selezionare  l'opzione  stessa, va  evidenziata  con  un
                      altro   colore   o,  meglio,  sottolineata,   anche   in
                      considerazione degli utenti che lavorano con il  monitor
                      monocromatico.  La  lettera evidenziata deve  essere  la
                      piu'  intuitiva, quindi non necessariamente  la  seconda
                      nel  caso  che la prima sia gia'  stata  utilizzata  per
                      un'altra  opzione.  Supponiamo di avere le  due  opzioni
                      Salva e Salva con nome, di uguale iniziale. Sara'  certo
                      piu'  ragionevole una scelta del tipo Salva e Salva  con
                      Nome  che non, per esempio, Salva e Salva con  nome.  In
                      particolar modo bisogna cercare di evitare le vocali non
    Voci generali     iniziali,  che  sono troppo generiche. Per  stabilire  i
                      nomi comuni alle varie opzioni, vengono riportati i piu'
                      utilizzati:
                       * File
                       * Stampa
                       * Modifica
                       * Configura
                       * Guida

    1.4  IL MENU DEL SECONDO LIVELLO: LA TENDINA
    ---------------------------------------------
    Introduzione      Il menu del secondo livello che e' stato scelto, e'  del
                      tipo a tendina, in quanto e' attualmente il metodo  piu'
                      adottato  dai  vari programmi,  ma  soprattutto  perche'
                      unisce  in se' le pregevoli qualita' del  poco  ingombro
                      iniziale,  di  una collocazione spaziale  univoca  delle
                      varie  opzioni,  di selezione veloce e,  grazie  ad  uno
                      standard   d'impostazione   che   si   sta    lentamente
                      affermando, di uniformita' nel disporre le varie voci.
    Linee generali    Il  menu a tendina consiste in una barra orizzontale  su
                      cui  sono  elencate le voci principali (Cfr.  "menu  del
                      primo  livello"); selezionando una di queste  appare  un
                      menu  relativo  sviluppato in senso  verticale,  appunto
                      simile ad una tendina.
    Standard          Per quanto riguarda i "tasti di navigazione", ovvero  le
                      modalita' per aprire il menu e muoversi al suo  interno,
                      si rimanda all'apposito paragrafo, riportato in seguito.
    Composizione      Il  menu  contiene  un certo numero di  opzioni  che  ne
    di una linea      determina le dimensioni in altezza. Ogni voce e'  compo-
                      sta nel seguente modo (da sinistra a destra):
                       * uno  spazio  o  l'eventuale  CHR 251 (û)  per  quelle
                         opzioni  che  possono essere  attivate a  discrezione
                         dell'utente  (p. es.: la visualizzazione della  barra
                         di stato);
                       * uno spazio;
                       * il nome dell'opzione;
                       * un certo numero di spazi  vuoti,  determinato dalla
                         larghezza massima della tendina.
                      La larghezza massima della tendina e' a sua volta deter-
                      minata  dalla  voce piu' lunga in essa  contenuta  (vedi
                      illustrazione),  in  quanto questa deve  essere  seguita
    Segnalazione      minimo da uno spazio vuoto. Per segnalare le presenza di
    box di dialogo    un  box di dialogo si utilizzano i tre punti  "...".  Se
                      invece esiste un menu al terzo livello, ne viene eviden-
    Menu terzo        ziata  la presenza facendo seguire il nome  dal  simbolo
    livello           CHR 16 (). Tutti gli eventuali CHR 16 devono  risultare
                      allineati  in verticale sull'ultima colonna  disponibile
                      del menu. Le opzioni di utilizzo piu' ricorrente possono
                      essere selezionate mediante "tasti di scorciatoia",  che
                      puo' essere per esempio un tasto funzione. L'indicazione
                      di  questi va data sempre nel menu a tendina,  nel  modo
                      che  e' stato rappresentato nell'illustrazione:  in  so-
                      stanza   l'ultimo  carattere del  tasto  di  scorciatoia
                      precede di due spazi il bordo della tendina, ipotizzando
                      l'eventuale  presenza  del  CHR 16.

    Cronice del menu  Attorno  alla tendina ci deve essere una cornice,  o  di
                      spazi  o  con una riga continua (Cfr.  paragrafo  "Colo-
                      ri"),  Sono previste voci non selezionabili,  che  vanno
                      segnalate  mediante  colori  appositi  (Cfr.   paragrafo
    Voci non          "Colori"). Se possibile le opzioni non selezionabili non
    selezionabili     devono  essere neppure evidenziabili, ovvero  muovendosi
                      con  i tasti cursore all'interno della tendina  si  deve
    Allineamento      saltare direttamente alla prima selezionabile. Il  bordo
    bordo verticale   sinistro della tendina deve essere allineato allo spazio
                      che precede il nome dell'opzione sulla barra principale.
                      Si   potrebbero   presentare   casi   in   cui   risulti
                      difficoltoso osservare questa disposizione, per  esempio
                      nel  caso delle ultime opzioni a destra sulla barra  del
                      menu  principale: in questo caso la tendina deve  essere
                      spostata a sinistra di quel tanto che basta a  garantire
    L'ombra           gli spazi visti in precedenza. Piu' precisamente l'ombra
                      del menu dovra' comparire nell'ultima colonna disponibi-
                      le,  mentre la penultima verra' occupata dal  bordo  del
                      menu.

    1.5  IL TERZO LIVELLO DEL MENU
    ------------------------------
    Introduzione      Sempre in relazione all'ingombro del menu, che e' nostra
                      prerogativa  contenere, e' da perseguire un attento  uso
                      dei "sotto-sotto-menu", intesi come completamento  delle
                      funzioni  da  attuare. Piu' precisamente  si  tratta  di
                      controllare  la  profondita'  dei livelli  e  l'uso  per
                      l'impostazione dei parametri. Se in teoria sono possibi-
                      li  infiniti livelli di menu, chiamati come  opzione  da
                      altri  menu, consigliamo di contenere il loro numero  in
                      tre, questo per non complicare troppo all'utente  l'ana-
                      lisi  di  quello  che e', appunto,  l'albero  dei  menu.
                      Meglio  ancora  sarebbe rimanere  sul  secondo  livello,
                      demandando altri compiti a schermate di parametri.
    Standard          Il terzo livello del menu e' da sistemare  possibilmente
                      a destra della tendina, a sinistra se proprio inevitabi-
                      le, per esempio nel caso si debba affiancare la  tendina
                      dell'ultima  opzione a destra prevista sulla  barra  del
                      primo  livello.  la prima voce del menu e'  alla  stessa
                      altezza della riga selezionante del secondo livello  del
                      menu.  Qualora il menu, per la sua estensione  in  senso
                      verticale, non riesca ad essere visualizzato per intero,
                      lo  si  puo'  spostare in alto. Si  tratta  comunque  di
                      situazioni limite, infatti abbiamo piu' volte  insistito
                      sul  fatto che i menu non devono eccedere in estensione.



   ---------------------------------------------------------------------------
    Capitolo 2 : I TASTI DI NAVIGAZIONE
   ---------------------------------------------------------------------------

    2.1  I TASTI DI NAVIGAZIONE
    ---------------------------
    Introduzione      In questo paragrafo verranno trattati i problemi relati-
                      vi  ai  tasti  di  navigazione,  che  sono  un  elemento
                      determinante   per  quanto  concerne  la   facilita'   e
                      l'istintivita' di uso del programma. Bisogna notare  che
                      nel modo di accesso alle varie funzioni la fantasia  del
                      programmatore  ha sempre regnato: ogni programma  adotta
                      metodi a se': tasti cursore, barra spaziatrice, lettere,
                      tasti  funzione, combinazioni di tasti...  Tutto  questo
                      denota  una  certa confusione,  che  purtroppo  perdura,
                      anche se grazie a certi nuovi standard, si notano  cenni
                      di miglioramento.
    Standard          In generale, quando il programma viene avviato, nel menu
                      principale non viene evidenziata nessuna opzione,  salvo
                      casi  particolari  in cui sia  necessario  attivare  una
                      opzione di menu o che comunque sia scontata la scelta di
    Richiamo della    quest'ultima. E' necessario spiegare in qualche modo che
    guida             la guida si puo' consultare premendo F1 e come  attivare
                      i  menu.  Se la barra dei tasti e'  attivata  si  usera'
                      quella, altrimenti si usera' la riga 0, colonna 1 (leggi
                      "barra  di  titolo")  per  scrivere  "F1:  Guida".   Per
    Apertura menu     chiamare il menu principale bisogna premere ALT o ALT  +
                      LETTERA   utilizzando  ovviamente  una   delle   lettere
                      evidenziate:  in  quest'ultimo caso  scendera'  gia'  la
                      tendina desiderata. Se non e' spiegato come accedere  ai
                      menu  e le opzioni non sono evidenziate,  all'avvio  del
                      programma  l'utente dovra' apprendere le operazioni  del
                      caso,  cioe'  quelle sopra descritte, tramite  la  guida
    Muoversi nel      contestuale, premendo F1. Per selezionare un'opzione tra
    menu              quelle  elencate  nella tendina  aperta  e'  sufficiente
                      premere la lettera evidenziata, senza il tasto ALT.  Per
                      spostarsi  da  un'opzione  all'altra  all'interno  della
                      tendina  si utilizzano i tasti cursore: con le frecce  a
                      sinistra-destra ci si muove di una evidenziazione  lungo
                      la  barra del menu principale; per confermare  l'opzione
                      scelta  si puo' premere sia INVIO sia la  freccia  giu',
                      nel  caso la tendina non sia aperta. Utilizzando HOME  o
                      END  ci  si  sposta sulla prima  o  sull'ultima  opzione
                      selezionabile della tendina, se questa e' aperta, altri-
                      menti sulla prima o sull'ultima della barra  principale.
                      Con  la tendina aperta e le frecce a sinistra-destra  si
                      muove  la stessa, mantenendo evidenziata  l'ultima  voce
                      selezionata,  presumibilmente  quella che  si  usa  piu'
                      spesso, che quindi deve essere memorizzata. Dalla  prima
                      voce  della tendina, premendo la freccia in su si  passa
                      all'ultima voce selezionabile e viceversa.  Analogamente
                      accade  sulla  barra del menu principale con  le  frecce
                      sinistra-destra.


   ---------------------------------------------------------------------------
    Capitolo 3 : COLORI
   ---------------------------------------------------------------------------

    3.1  COLORI
    -----------
    Introduzione      Prima  di affrontare il problema e' bene  ricordare  che
                      tra gli utenti c'e' chi dispone del monitor monocromati-
                      co, quindi bisogna regolarsi di conseguenza. Per tutti i
    Definizione       colori che verranno elencati vanno definiti lo sfondo (o
                      "background") ed il testo (o "foreground"). In  partico-
                      lare vanno definiti i seguenti colori:
    Categorie         * testo normale (menu non evidenziato);
                      * testo   evidenziato   selezionato   (voce   del   menu
                        evidenziato);
                      * testo   evidenziato   (lettera  di  richiamo  di  ogni
                        opzione,   con  sfondo  uguale  a  quello   del  testo
                        normale);
                      * testo non selezionabile  (con sfondo  uguale  a quello
                        del testo selezionabile).
    Bordo menu        Per quanto riguarda il bordo del menu, se realizzato con
                      gli spazi e' del colore del testo normale; se invece  il
                      bordo  e' una linea, lo sfondo rimane lo stesso,  mentre
                      il testo e' uno nuovo.


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    Capitolo 4 : INSERIMENTO DATI
   ---------------------------------------------------------------------------

    4.1  INSERIMENTO DATI
    ---------------------
    Premessa          L'immissione/variazione  dei  dati e'  sempre  stato  un
                      campo interpretato da ogni programmatore alla sua manie-
                      ra.  Seppur per piccole differenze, passare da  un  pro-
                      gramma  ad  un  altro costringe  l'utente  a  modificare
                      l'approccio a questa operazione.
    Gestione Tasto    In  partenza la scrittura dei campi, siano essi  a  lun-
    INS               ghezza  fissa  o  a lunghezza  variabile  (campi  memo),
                      avviene  in sovrascrittura; tramite il tasto INS e'  poi
                      possibile passare in inserimento. Come gia' spiegato, la
                      modalita'  corrente  viene visualizzata nella riga  0  a
                      destra  (v.  par. "Struttura Generale del  video  e  del
                      menu"). Per esigenze di uniformita' e' da escludersi  la
                      possibilita'  di avere alcuni campi in sovrascrittura  e
                      alcuni in inserimento: questa soluzione in teoria e'  la
                      piu' adatta alle esigenze dei vari campi, ma in  pratica
    Prima immissione  crea solo confusione. Assolutamente da evitare il  fatto
                      che  premendo  come primo tasto un tasto  alfabetico  si
                      cancella  tutto  il  campo: e' utile  solo  se  si  deve
                      effettivamente cancellare tutto il campo (quasi mai), ma
                      fa  perdere  troppo  tempo  in  caso  di   cancellazioni
                      accidentali.
    Formato cursore   Ove possibile, il cursore in modalita' inserimento  deve
                      essere  pieno, mentre in modalita'  sovrascrittura  deve
                      essere sottile e basso.


   ---------------------------------------------------------------------------
    Capitolo 5 : LAVORARE NEI CAMPI DI UN RECORD
   ---------------------------------------------------------------------------

    5.1  LAVORARE NEI CAMPI DI UN RECORD
    ------------------------------------
    Comandi di        Per  passare  da un campo al successivo si usa  INVIO  o
    movimento         TAB  (sono equivalenti e  attivati  contemporaneamente);
                      per  tornare al precedente si usa SHIFT+TAB. Per  schede
                      con  piu' schermate, con PGDOWN si passa alla  schermata
                      successiva, mentre con CTRL+PGDOWN si passa alla  scheda
                      seguente; se la scheda e' composta da una sola schermata
                      PGDOWN     assume    lo    stesso     significato     di
                      CTRL+PGDOWN.   Analogamente   si   comportano   PGUP   e
                      CTRL+PGUP.
    Salvataggio       Per il salvataggio di una scheda si usa eslusivamente il
    scheda            tasto  F9 (analogo a CTRL+END nel DBIII). Un INVIO  dato
                      sull'ultimo campo porta il cursore al primo campo  della
                      scheda su cui si sta lavorando, senza salvarla.
    Controllo errori  I controlli sui dati inseriti vengono fatti di volta  in
                      volta,  appena  dato  l'INVIO, tranne che  per  i  campi
                      correlati che vengono controllati alla fine dell'inseri-
                      mento  della  scheda. Ad esempio, se viene  inserita  la
                      data "32 aprile", l'errore viene rilevato  immediatamen-
                      te, mentre se si inserisce "20 aprile 1950" come data di
                      nascita di un lupetto, alla fine dell'inserimento  della
                      scheda  viene  rilevata  l'incongruenza  fra  l'anno  di
                      nascita e la branca di appartenenza. Una volta  rivelato
                      l'errore,  sia che sia un dato sbagliato, sia che  siano
                      dei dati incongruenti, viene riproposta la scheda con il
                      cursore  all'inizio  del primo  campo  sbagliato,  senza
                      cancellarne  il contenuto. Con INVIO e/o TAB si passa  a
                      correggere  gli  evenutali errori successivi  fino  alla
                      fine della scheda. I controlli vengono nuovamente effet-
                      tuati di volta in volta o alla fine (a seconda del  tipo
                      di  campo) come se i dati fossero inseriti per la  prima
                      volta.
                      E' opportuno che nella configurazione sia data la possi-
                      bilita' di scegliere se abilitare o meno il beep in caso
                      di errore.


   ---------------------------------------------------------------------------
    Capitolo 6 : TIPI DI VARIABILI
   ---------------------------------------------------------------------------

    6.1  ALLINEAMENTO
    -----------------
    Tipi di           I  campi  sono allineati a sinistra, tranne che  per  le
    allineamento      cifre che sono allineate a destra.

    6.2  TIPO NUMERICO
    ------------------
    Separatori        Per quanto riguarda il separatore decimale e il  separa-
    decimali e        tore  di  migliaia, si usa la  notazione  inglese  senza
    migliaia          separatore  di migliaia sia durante la  digitazione  del
                      numero, utilizzando cosi' il punto del tastierino  nume-
                      rico, sia per quanto riguarda il salvataggio su file; se
                      possibile  a video si usi invece la notazione  italiana;
                      quindi  se si vuole inserire la cifra mille e mezzo,  si
                      digita  "1000.5",  mentre  a video  si  avra'  la  forma
                      "1.000,5"; in fase di salvataggio si utilizzera'  nuova-
                      mente  la  forma  "1000.5". Il  separatore  decimale  e'
                      mobile,  quindi  non si deve fare una  maschera  con  la
                      virgola  gia'  prefissata (salvo casi  particolari),  ma
                      sara' l'utente a inserirla se e quando necessaria.

    6.3  TIPO CARATTERE
    -------------------
    Registrazione     Le  stringhe vanno tutte registrate in maiuscolo  mentre
    dati carattere    per output a video o a stampante si possono creare delle
                      maschere  (ad esempio XxxxxxXxxxxx), allineate  a  sini-
                      stra.  La  scelta del "tutto maiuscolo" e'  stata  fatta
                      pensando ai futuri scambi di dati tra un programma ed un
                      altro per evitare possibili errori di interpretazione.

    6.4  TIPO DATA E ORA
    --------------------
    Tipo              Le  date vanno presentate a video nella  forma  GG/MM/AA
    presentazione     (meglio  che GG/MM/AAAA visto che ci stiamo  avvicinando
    data e ora        al 2000), dove le sbarre sono presenti solo come masche-
                      re e non come caratteri digitabili. Analogamente le  ore
                      verranno  presentate nella forma HH:MM:SS con le ore  in
    La registrazione  formato  standard a 24 ore. Il modo di archiviazione  di
                      date e orari e' libero, va comunque tenuto presente  che
                      il  formato di interscambio fra i programmi (ad  esempio
                      fra l'archivio di reparto e il programma di  censimento)
                      e' il DBF.

    6.5  CAMPI PREDEFINITI
    ----------------------
    Massimo numero    Per i campi predefiniti si arriva ad un massimo di 3 o 4
    di opzioni        opzioni,  a  seconda delle esigenze di spazio. I 3  o  4
                      campi separati compaiono sulla scheda, non su una  fine-
                      stra  a parte; in fase di salvataggio pero' se ne  salva
    Tasto di          solo 1. Si deve premere SPAZIO per selezionare una  voce
    selezione         o premere la lettera evidenziata.

    6.6  LISTE
    ----------
    Quando            Quando  le opzioni sono piu' numerose si  utilizzano  le
    utilizzarle       liste.  Tali  liste dovranno essere simili  ad  un  menu
                      PopUp  con  la barra di selezione che si  muove  con  le
    Tasti di utilizzo frecce  su  e  giu' e con i tasti  PGDOWN,  PGUP,  HOME,
                      END.  Con  il  tasto INVIO  si  attivera'  un'azione  in
                      relazione  all'elemento  selezionato  nella  lista.   Il
                      procedimento  descritto  e' analogo a  quanto  usato  da
                      Windows®.

    Richiesta liste   Le  liste appaiono solo a richiesta premendo F2.  Se  la
                      lista   e'  lunga,  si  puo'  effettuare  una   ricerca,
    Ricerca elementi  digitando  le lettere iniziali del nome voluto:  durante
                      la digitazione il cursore/barra si sposta sui campi  che
                      corrispondono  ai  caratteri digitati (come in  NCD;  al
                      contrario  in Windows si verifica  parzialmente  perche'
                      accetta  solo  il primo carattere).  Ad  esempio,  nella
                      figura  precedente,  se si preme C la  barra  si  sposta

               automaticamente su Canguri, poi premendo I si sposta  su
                      Cicogne (e non su Istrici) e cosi' via.
                      La  ricerca oltre ad essere fatta come gia' detto  nella
                      lista  potra' essere fatta anche per chiavi, cioe'  data
                      una stringa verranno visualizzati tutti gli elementi che
                      contengono in una qualsiasi posizione quella stringa.
    Richiesta lista   Se si vuole inserire un dato senza ricorrere alla  lista
    per errore        e si compie un errore viene visualizzata la finestra del
                      messaggio  d'errore,  da cui si esce premendo  un  tasto
                      qualsiasi.  Se  invece si vuole, una volta  comparsa  la
                      finestra,  ricorrere  alla  lista  si  preme  al  solito
                      F2;  tale  possibilita' va ricordata  all'interno  della
                      finestra d'errore.

    6.7  NOTE
    ---------
    Valori di         E' importante inserire parametri di default opportuni in
    default           campi in cui servono (ad esempio gruppo, prefisso  tele-
                      fonico, ...); e' anche importante durante la fase  d'in-
                      serimento permettere di ripresentare su una scheda vuota
                      alcuni dati della scheda precedente.



   ---------------------------------------------------------------------------
    Capitolo 7 : GESTIONE DEI TASTI
   ---------------------------------------------------------------------------

    7.1  GESTIONE DEI TASTI
    -----------------------
    I tasti Funzione  I tasti funzione devono essere sfruttati il piu'  possi-
                      bile e, per esigenze di uniformita' tra i vari  program-
                      mi,  devono essere usati gli stessi tasti per le  stesse
    Tasti di modifica funzioni.   Per  l'editing  si  usano  le   combinazioni
                      CTRL di WordStar, ovviamente solo quelle utili.

    7.2  TABELLA TASTI STANDARD
    ---------------------------
                      Breve riassunto dei tasti funzione e delle  combinazione
                      di tasti:

                      ESC            Interrompi   (annulla   l'operazione   in
                                     corso)
                      F1             Guida
                      F2             Lista (dei campi, ...)
                      F3             Nuovo (file o record creato dal nulla,  a
                                     discrezione  del programmatore. Nel  caso
                                     sia gia' presente un file chiede  confer-
                                     ma)
                      F4             Cancella
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                      F9             Salva  (e continua). Nel caso  di  lavoro
                                     con una scheda di un data base, salva  la
                                     scheda corrente.
                      F10            Esci (chiede conferma per il  salvataggio
                                     in caso di modifica)
                      ALT            Richiama  il  menu. Come in  Windows,  il
                                     solo  ALT  richiama la  barra  del  menu,
                                     mentre    con    ALT   +    la    lettera
                                     evidenziata  di  ogni  singola  voce   si
                                     attiva direttamente la tendina  desidera-
                                     ta.
                      INS            Passa dalla sovrascrittura alla modalita'
                                     inserimento (v. relativo paragrafo)
                      CANC           Cancella il carattere su cui e'  posizio-
                                     nato il cursore
                      CTRL + PGUP    Passa alla scheda precedente

                      PGUP           Passare  alla  pagina precedente.  Se  si
                                     lavora  con una scheda di un  data  base,
                                     passa  alla schermata precedente.  Se  la
                                     scheda e' composta di una sola schermata,
                                     passa   alla  scheda   precedente   (come
                                     CTRL+PGUP)
                      CTRL + PGDOWN  Passa alla scheda successiva
                      PGDOWN         Passare  alla  pagina successiva.  Se  si
                                     lavora  con una scheda di un  data  base,
                                     passa  alla schermata successiva.  Se  la
                                     scheda e' composta di una sola schermata,
                                     passa   alla  scheda   successiva   (come
                                     CTRL+PGDOWN)
                      Tasti Cursore  Muovono  il cursore fra le righe,  fra  i
                                     caratteri o fra i campi
                      HOME           Sposta il cursore all'inizio del testo  o
                                     del campo
                      END            Sposta  il cursore alla fine del testo  o
                                     del campo
                      INVIO          Per  spostarsi da un campo ad  un  altro.
                                     Giunti all'ultimo campo riporta il curso-
                                     re al primo campo della stessa scheda  (e
                                     non sulla successiva, ne' salva la  sche-
                                     da, come invece fa ad esempio il DBIII).
                      TAB            Per spostarsi al campo successivo
                      SHIFT + TAB    Per spostarsi al campo precedente
                      CTRL + Y       Cancellazione della riga o del campo
                      CTRL + N       Inserisci nuova linea
                      CTRL + T       Cancella la parola sul cursore
                      CTRL + A       Sposta il cursore alla parola precedente.
                                     Si  intendono  per parole  un  gruppo  di
                                     caratteri preceduti da uno spazio.
                      CTRL + F       Sposta il cursore alla parola successiva
                      Queste combinazioni  di tasti vanno considerati sia  per
                      programmi  di data base sia per un  eventuale  programma
                      di videoscrittura.


   ---------------------------------------------------------------------------
    Capitolo 8 : GUIDA
   ---------------------------------------------------------------------------

    8.1  GUIDA
    ----------
    Introduzione      Tra le caratteristiche che renderanno i nuovi  programmi
                      associativi  accessibili  a tutti, un  ruolo  importante
    Accesso           ricopre la guida, che dovra' essere di tipo  "contestua-
    contestuale       le".  In  sostanza  questo  significa  che,   trovandosi
                      l'utente in una situazione "poco chiara" e premendo  F1,
                      questi vedra' visualizzate precise istruzioni sul  campo
                      in cui si sta lavorando e sulle operazioni da svolgere.
                      Per  esempio,  dovendo salvare  un  lavoro,  evidenziata
                      l'opzione  "Salva"  e  premuto poi  F1,  comparira'  una
                      finestra  contenente un testo del tipo "Salva il  lavoro
                      svolto  su file esistente: premere INVIO per  confermare
                      l'opzione evidenziata". Con F1, quindi, non si accede ad
                      un  indice generale, ma gia' al "paragrafo" della  guida
                      piu'  opportuno; naturalmente cio' non avviene nel  caso
                      del  generico  accesso  alla guida  tramite  il  menu  a
    Accesso           tendina.  Altra caratteristica della guida e'  l'accesso
    ipertestuale      ipertestuale:  come  abbiamo gia'  visto,  premendo  F1,
                      appare  una  finestra  con  un  breve  file  di   testo.
                      All'interno  di  quest'ultimo  sono  evidenziate  alcune
                      parole-chiave:   selezionandole  si  attiva   la   guida
                      relativa alle parole-chiave stesse. Per spostarsi da una
                      "chiave"  alla  successiva  si  deve  premere  TAB,  per
                      tornare  alla precedente SHIFT + TAB. Per confermare  la
                      scelta,  al solito, si usa INVIO. La guida e' un vero  e
                      proprio programma a parte, dotato di menu a tendina  del
                      tutto  analogo  a quello del  programma  principale.  Le
    Voci del menu     opzioni della tendina sono le stesse gia' stabilite  per
    di Guida          la  voce  "Guida" del menu del programma  principale,  e
                      precisamente:
                       * Informazioni;
                       * Stampa manuale;
                       * Indice analitico;
                       * Indice per argomenti;
                       * Glossario.
                      La descrizione dei "tasti di navigazione" e' lasciata in
                      secondo  piano, attivabile mediante un'apposita  parola-
                      chiave  nella  guida  ipertestuale: tale  parola  e'  la
                      prima, selezionata automaticamente aprendo la  finestra.
                      Tuttavia  questo  argomento e'  ancora  suscettibile  di
    Codici gestione   variazioni.  Vanno ancora definiti i codici per  la  ge-
    ipertesto         stione  puramente  "tecnica"  dell'ipertesto,  ma   tale
                      argomento e' lasciato in sospeso fino a quando un colla-
                      boratore  di "SB&T" ci lavorera' col proprio  metodo  di
                      programmazione.


   ---------------------------------------------------------------------------
    Capitolo 9 : VOCI E FILE DI TESTO DEL CONFIG
   ---------------------------------------------------------------------------

    9.1  VOCI E FILE DI TESTO DEL CONFIG
    ------------------------------------
    Definizione       Il file ASCII generato dal programma CONFIG (in fase  di
                      realizzazione)  e', secondo il modello  Windows,  diviso
                      per argomenti.
                      C'e'  un  primo  argomento dove sono  situate  tutte  le
                      informazioni  sul Sistema. Di seguito ci sono le  prefe-
                      renze generali comuni a tutti i programmi: scheda video,
                      stampanti, numero di seriali e di parallele, processore,
                      numero  di drive presenti, se c'e' il mouse e  dove,  se
                      c'e'  il modem e dove, con quali parametri,  ecc...;  ad
                      esempio colori, personalizzazione della stampa, ...
                      Infine c'e' un argomento per ogni programma,  aggiornato
                      dal  programma al momento dell'installazione, con  delle
                      proprie informazioni, che vanno inserite sotto lo stesso
                      nome  del programma: ad esempio la descrizione, il  per-
                      corso (o i percorsi), ...

    Esempio             *** MAIN ***
                        VIDEO = VGA
                        COPROCESSORE = NO
                        MODEM = COM1,2400,N,8,1
                         ...
                        *** ARCHIVIO DEI FIORI ***
                        DESCRIZIONE =
                        PATH =
                        ...
    Contenuto          * Massima risoluzione grafica (ad esempio VGA)
    iniziale del       * Tipo di stampante (ad esempio EPSON)
    file di CONFIG     * Modem presente COM1/2, 0 = niente
                       * Memorie  (di massa e RAM): FDD, HD, memoria EXT, EMS,
                         convenzionale
                       * Bios
                       * Coprocessore (SI/NO)
                       * Indice velocita' relativa
                       * Voce colori menu


   ---------------------------------------------------------------------------
    Capitolo 10 : NOTE PER I PROGRAMMATORI
   ---------------------------------------------------------------------------

    10.1  NOTE PER I PROGRAMMATORI
    ------------------------------
    Commentare il     Si raccomanda di commentare il piu' possibile i passaggi
    sorgente          fondamentali, da una parte per rendere il lavoro  acces-
                      sibile a piu' programmatori, d'altra parte per agevolare
                      la ripresa del lavoro anche a distanza di diverso tempo.
                      E' prevista una "testata", magari da uniformare,  ripor-
                      tante  tutte le informazioni relative  al  programmatore
                      (nome, indirizzo...), le notizie necessarie alla  compi-
                      lazione  del  programma (librerie,  linker...)  ed  ogni
                      informazione utile per lo sviluppo del programma.
    Nomi delle        La scelta dei nomi delle variabili deve essere  ungarica
    variabili         ed  i nomi devono essere "parlanti" (chiari ed  univoci:
                      non  usare sigle ma parole con un qualche  nesso  logico
                      con  cio'  che  si sta facendo).  Inoltre  la  notazione
                      ungarica  prevede un prefisso che spieghi il tipo  della
                      variabile: per esempio una "C" iniziale sta per caratte-
                      re, "N" per numero e cos via.


   ---------------------------------------------------------------------------
    Capitolo 11 : DISTRIBUZIONE DA BANCA DATI
   ---------------------------------------------------------------------------

    11.1  COMPOSIZIONE MINIMA DEL PACCHETTO DA DISTRIBUIRE
    ------------------------------------------------------
    Standard          La  composizione dei programmi distribuiti  compressi  o
                      con dischetto e' la seguente:
                       * File  o files del programma vero e proprio  (natural-
                         mente);
                       * File "MANUALE.DOC": la Guida;
                       * File "LEGGIMI.1a":  contiene  tutte  le  informazioni
                         dell'ultimo momento;
                       * File "STORIA.DOC":  contiene la storia dell'aggiorna-
                         mento delle versioni;
                       * File o files con dati di installazione menu (futuro).

   ---------------------------------------------------------------------------
    Appendice A : PARTECIPANTI AI GRUPPI DI LAVORO
   ---------------------------------------------------------------------------

    A.1  PARTECIPANTI ALLA STESURA DELLA VERSIONE 1.00
    --------------------------------------------------
     Baitelli Andrea                Colzate (Bg)
     Bezante Andrea                 Brescia
     Casarini Paolo                 Bologna
     De Carli Guido                 Erbusco (Bs)
     Fiamberti Fabio                Trezzano S.N. (Mi)
     Garbin Lorenzo                 Creazzo (Vi)
     Gonella Nicola                 Vicenza
     Palmizzi Massimiliano (Max)    Bologna
     Rodighero Doriano              Marano Vicentino (Vi)
     Sacchiero Angelo               Montebello (Vi)
     Sortino Bruno                  Segrate (Mi)


   ---------------------------------------------------------------------------
    Appendice B : RECAPITO SEGRETERIA DEL GRUPPO PER LA RACCOLTA DEI
                  SUGGERIMENTI E NOTE PER LE VERSIONI FUTURE
   ---------------------------------------------------------------------------

     Presso: Guido De Carli
             Case Sparse, 22
             25030 ERBUSCO (Bs)
             Tel. 030-7709735
             Fax. 030-7709735
             FidoNet: 2:331/211.11

Ultimo aggiornamento: 22/02/1995


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Questa Presentazione Multimediale é stata prodotta e realizzata dal Gruppo Sperimentazione Infomatica dell'AGESCI: AUTORI