Quasi un mese all'alba
e siamo qui a trasmettervi il sesto bollettino, indirizzato ai membri dello Staff di Contingente ed ai/alle CR di formazione. Queste sono veramente le ultime notizie ufficiali prima della partenza per il Cile, il Jamboree è veramente dietro l'angolo, adesso.
Vi preghiamo quindi di diffondere le seguenti notizie a quanti non riceveranno questo bollettino.
Allora buon viaggio a tutti quanti, in bocca al "lobo", nos vemos en Cile!
Si sentiva nell'aria lo stress del Natale. I capi del Cerandatasemprebene 1 erano appena usciti da un periodo di interminabili riunioni, assemblee, progetti, programmi, discussioni, tensioni. Oltre a tutto questo, nel 1998 c'era anche il Jamboree e l'impegno preso era stato quello di non lasciarsi cadere ogni cosa sulla testa: prepariamoci e prepariamolo bene per i nostri ragazzi- si era detto ad Agosto. Espressione condivisa da tutti, staff di reparto, di contingente, EIS, ma ben presto entrata in crisi; ad ogni livello pareva vincere la fretta, l'eccitazione per il Jamboree e il Natale ormai vicini faceva sembrare scontata e risaputa la grandezza di quello che stava per succedere. La goccia che fece traboccare il vaso furono i regali: Non possiamo non fare dei regali ai ragazzi quando scoccherà la mezzanotte, e anche fra di noi dovremmo si leggeva in un'e-mail fra il capo del rep. Bianco Natale e quello del Verde Vischio.
Basta, è ora di fermarsi- sbottò qualcuno di particolarmente illuminato che passava per caso quel giorno in sede FIS e captò che c'era qualcosa che stava decisamente scappando di mano a tutti. Ed ecco che - come accade talvolta solo nelle favole o altre rare volte negli editoriali dei giornalini scout - come per magia, tutti i novecento italiani che si stavano preparando al Cile capirono che non era ancora troppo tardi. Nacque così un'attività a pioggia, prima vissuta personalmente, poi con i capi del proprio paese, poi con i ragazzi dei propri gruppi, poi con lo staff di reparto, poi con gli E/E/G italiani del Jamboree e infine con tutte le persone incontrate in aereo, in Cile, in autobus, dal panettiere, dal dottore e nella cucina di casa propria.
L'anno nuovo è alle porte, lo festeggeremo insieme; l'anno nuovo comincia oggi, anzi the future starts today e l'avenir est déjà la: portiamo la pace, costruiamo la pace, anzi construyamos la paz juntos para hacer una ciudad mas feliz.
Questo numero di Eco Jam esce, lo sappiamo, in ritardo.
Potrei dire che è colpa mia e sarebbe per certi versi è vero: il pesce puzza dalla testa, si dice nelle zone di mare dove sono nato e vivo, quindi non posso che farmi carico delle disfunzioni che avvengono. Ma questo a voi che leggete non può bastare, sia per l'impunità che mi è per ora garantita dalla vostra distanza fisica (potrete sempre rifarvi torturandomi al Jam), sia perché la pena che mi affliggerete (prima o poi) non risolve oggi comunque i vostri problemi.
Desidero invece confermarvi soprattutto tre cose fondamentali:
- ci sono stati dei problemi
- quelli grossi, li abbiamo risolti
- gli altri sono in via di positiva soluzione
Alcune delle tortuose strade percorse sono raccontate in questo Eco Jam, altre per pudore, calcolo o semplicemente per assenza di tempo ve le racconteremo poi. Di altre personalmente non parlerò nemmeno sotto tortura.
Preferiamo trasmettere tardi informazioni sicure piuttosto che contraddirci troppo spesso.
Preferiamo in alcuni casi delicati verificare di persona anche se per farlo bisogna andare dall'altra parte del mondo.
Portare 900 persone con pochi soldi e molte esigenze dall'altra parte del mondo è impresa grande, ma non vogliamo concludere con Erasmo da Rotterdam (Elogio della Follia, 1509, citando Properzio) in grandi imprese basta aver voluto. Siamo abituati a realizzare, magari in modo imperfetto, ma a realizzare.
Andremo in Cile. Più o meno nelle date previste. Torneremo. Più o meno nelle date desiderate.
Svolgeremo il nostro programma, più o meno. Ci divertiremo, molto. Capiremo, molto. Saremo apprezzati, abbastanza. Faremo nuovi amici, molti. Sarà bellissimo, indimenticabile.
Dimenticheremo dopo un pò invece le imperfezioni, ma quelle le scriveremo subito nelle nostre relazioni, perché altri non abbiano a percorrere i nostri stessi sentieri sbagliati che ci hanno fatto perdere tempo, alzare la bilirubina, peggiorare il controllo glicemico e saltare qualche ora di sonno.
Quindi, teniamo duro: tra 30 giorni siamo a Picarquin!!!
Un grazie di cuore per la vostra comprensione
Pierpaolo
Capo Contingente ITALIA
Con questo motto diverse organizzazioni cilene si preparano ad ospitare, prima e dopo il Jamboree, una buona parte degli scout che passeranno per Picarquin. Come già sapete, non è stato possibile per i cileni garantire ospitalità nelle famiglie ed il Comitato Organizzatore si è orientato verso una ospitalità collettiva, offerta in primo luogo da parte delle istituzioni scolastiche. Per noi italiani invece si è ricercata sino all'ultimo momento la possibilità di venire ospitati presso le famiglie della Comunità italiana, e sino poco fa ci erano giunti segnali positivi in tal senso.
Durante la mia visita a Santiago il 7-9 novembre u.s. è invece emerso che il numero delle famiglie disponibili, in un periodo così pieno di festa, è inferiore al necessario. Ci si è orientati quindi verso una accoglienza, sempre organizzata dalla Comunità Italiana, in strutture collettive a Santiago ed a Valparaiso, città sulla costa a poco più di un'ora da Santiago.
La Comunità Italiana a Santiago ha tre strutture in grado di accogliere:
- la Scuola Italiana Vittorio Montiglio
- la Parrocchia Italiana Nostra Signora di Pompei
- il club Stadio Italiano (un club, situato in città, nel quale si entra solo se si è iscritti che ha al suo interno alcuni impianti sportivi e ricreativi, un ristorante)
A Valparaiso la struttura che accoglierà i nostri giovani è la Scuola Italiana Arturo dell'Oro.
Le Scuole Italiane e la Parrocchia sono anche sedi di gruppi scout.
I nostri reparti, suddivisi in quattro gruppi maggiori, rimarranno anche in questa attività l'unità organizzativa principale ed i capi seguiranno i giovani come durante il Jamboree. Il programma prevede, oltre ai trasferimenti in pullman, la visita di luoghi interessanti, accompagnati da coetanei ed adulti della Comunità italiana, varie attività ed incontri con le famiglie. Una efficace organizzazione e la mediazione culturale offerta dalla Comunità Italo-cilena permetterà di sfruttare al meglio il poco tempo a disposizione.
I particolari del programma e le modalità di finanziamento di tale periodo aggiuntivo extra-Jamboree stanno ancora perfezionandosi al momento di mandare in stampa questo Ecojam e verranno comunicate non appena possibile. Con ogni probabilità, verrà infatti chiesto a tutti noi partecipanti un modesto contributo economico da versare in loco, a parziale copertura delle spese di vitto, che i nostri ospiti non sono in grado di garantire pienamente e che i nostri esangui bilanci non avevano previsto, credendo di sostenere solo quelle aggiuntive di trasporto, essendo il vitto offerto in famiglia.
Sono certo che l'attività in corso di preparazione, le cose che vedremo e l'allegria che condivideremo con gli italo/cileni ci ripagherà ampiamente sia del piccolo esborso sia dell'attesa necessaria ancora per la completa definizione del programma. Consideriamo questa la sorpresa finale, una dolce ciliegina piazzata all'ultimo momento sulla succulenta torta Jamboree che ci accingiamo a mangiare.
Chissà perché ho l'impressione che siamo più abituati a trovare le differenze tra le nostre due storiche associazioni che non a guardare tutto ciò che ci accomuna. Io lo so che CNGEI e AGESCI, non sono uguali, che hanno quasi un secolo di storia alle spalle, che il metodo viene applicato in tempi e modi diversi, che ognuno ha delle caratteristiche peculiari che lo contraddistinguono dal resto del mondo scout. Vorrei però invitarvi a guardare lo scenario sotto un punto di vista un pò diverso.
A volte per vedere il bicchiere mezzo pieno é necessario provare a guardarci dentro per accorgersi che c'é molto ancora da scoprire.
La FIS é una cosa strana, pochi di noi ne portano il distintivo in modo consapevole, pochissimi ne condividono gli ideali interpretandola come uno scomodo strumento burocratico, ancora meno sono quelli che sentono di farne parte davvero e che ne sfruttano appieno le possibilità. Sì perché anche i colori sono una ricchezza solo nel momento in cui vengono messi in comune.
Non so se sapete la storia del Magic Penny che raccontava BP. Il Magic Penny é un penny magico che ciascuno di noi porta con sé. Il penny é il nostro tesoro, che va custodito, curato e rafforzato. L'unica differenza é che questo é un penny magico e quando lo scambiamo con un'altra persona, rimane nella nostra tasca senza che scompaia da quella del nostro amico. Pensate che bello un penny che possiamo regalare all'infinito e che rimane sempre con noi Così BP insegnava a i suoi ragazzi che solo tenendo stretto questo penny e non mettendosi in gioco sarebbero rimasti poveri per tutta la vita.
Credo che se solo avessimo qualche di occasione anche noi riusciremmo a trovare il bello della Federazione Italiana dello Scoutismo. Già il fatto di essere italiani ci permette di avere un approccio molto aperto a tutte le esperienze che ci si presentano. In più il nostro modo ci concepire il metodo scout come un vero e proprio metodo educativo in grado di passare valori, prima che capacità, ai nostri ragazzi ci contraddistingue in modo particolare nel panorama assai variopinto di proposte da parte delle varie associazioni europee e non. La nostra convinzione che per riuscire a completare un cammino di crescita non si possa smettere prima dei diciannove anni é spesso messa in discussione nel panorama internazionale dove il naturale passaggio é diventare capo intorno ai 16/17 anni. Non dimentichiamo poi che entrambe le nostre associazioni appartenenti alla FIS credono fermamente nell'importanza di un cammino di crescita spirituale, cattolico uno, laico l'altro.
L'invito che vorrei fare a tutti e proprio quello di provare a scambiare dei piccoli penny con i ragazzi e i capi dell'altra associazione in occasione del Jamboree. Proviamo a conoscere in nostrìfratelli federalì sono convinta che al ritorno le nostre tasche non saranno sufficienti per portare a casa tutto ciò che raccoglieremo.
Buon divertimento!
Naturalmente, come avrete già capito al jamboree, mille saranno gli impegni, cinquemila le cose da ricordarsi, e molte di più le cose da tenere sott'occhio o in memoria (tipo computer).
Vi consigliamo di tenere per iscritto appuntamenti e cose da memorizzare...
Ecco quindi che vi diamo una mano, non esaustiva, ma sicuramente un canovaccio su cui poter aggiungere i mille e uno impegni.
Intanto non potendo sapere al momento il programma di ogni sottocampo, o per lo meno del vostro nello specifico, tracceremo gli eventi di interesse comune.
Gli arrivi del contingente italia saranno frammentati tra il 25 al 27 dicembre.
Il 27 sera in ogni sottocampo si svolgerà l'inaugurazione, mentre l'Apertura Ufficiale del jamboree sarà il 28 sera.
Il 30 nel tardo pomeriggio, lo Staff di Contingente organizzerà la Festa Italia, dove parteciperanno i Responsabili degli altri Contingenti, l'organizzazione Jamboree e molto probabilmente l'Ambasciatore Italiano in Cile, in questa occasione richiederemo nei giorni precedenti, ad alcuni reparti la disponibilità di presentare canti, danze e lo spettacolo a questo pubblico di adulti quindi all'erta!
Il 31 sarà una giornata densa di appuntamenti importanti: la Mostra Gastronomica e nel pomeriggio il Festival Artistico, la sera poi ci sarà lo spettacolo e la festa del Nuovo Anno.
Il primo giorno dell'anno nuovo c'è da ricordarsi la Cerimonia di servizi religiosi, e poi l'Incontro della Pace durante la mattina, nel pomeriggio ci saranno i Giochi Popolari di Sottocampo.
la Cerimonia finale di Chiusura sarà il 5 gennaio.
Per quanto riguarda la miriade di appuntamenti giornalieri, vogliamo ricordarvi il Consiglio di Sottocampo, tutti i giorni dalle ore 18.30 alle 19.30, a cui dovrà partecipare un/a capo reparto.
Dalle ore 19.00 alle 19.45 ci sarà la riunione presso la Llaveria dei Capi Contingenti con un/a Capo Reparto di ogni Reparto (tutti i giorni esclusi quelli in cui il reparto è in escursione, il 28, il 30 il 31 ed il 5). Questo vuol dire che: dalle 19.00 alle 19.30, e cioè durante le attività quotidiane della sera, il Reparto rimarrà con due+uno capi. Occhio ad organizzarvi in maniera adeguata d'altronde potete far coincidere la preparazione della cena, oppure il Consiglio di pattuglia/squadriglia.
Per quanto riguarda lo Staff di Contingente invece l'appuntamento giornaliero sarà dalle ore 7.45 alle 8.15 ogni mattina, sarà un momento per organizzarsi la giornata e per fare un momento di riflessione in comune.
Verrà stabilita anche una riunione con i Coordinatori delle 8 comunità EIS, ogni due giorni circa.
Allora siamo pronti? ... attenti...VIA!
Se questa carta viene perduta è necessario denunciare lo smarrimento immediatamente, in modo che possa essere bloccata e rimpiazzata.
- I pasti nei giorni in cui i/le partecipanti saranno fuori verranno forniti a destinazione, e nel giorno dell'escursione verrà fornito loro un pasto al sacco.
- All'arrivo nel sottocampo i/le partecipanti ed i /le capi reparto verranno accreditati e verrà dato loro: il foulard/fazzolettone Jamboree (Verde per i primi, Giallo per i secondi, Arancione per le EIS e Blu per lo Staff di Contingente), carta d'identità con dati personali da portare sempre con sé, quaderno del partecipante, materiale di pattuglia/squadriglia e carta del supermercato.
- Le telefonate fatte all'interno del Jamboree sono gratuite.
Il giorno della partenza si avvicina e siamo presi da mille pensieri organizzativi e preoccupazioni logistiche. Non basta!
Il Jamboree sarà anche per noi adulti una esperienza di crescita.
Tra noi possiamo trapelarlo: siamo sempre molto presi dalle cose da fare, anche per far comprendere ai ragazzi i significati delle esperienze che vivono, che tralasciamo di curare noi stessi. Ci viene spontanea una considerazione: come riusciranno i notri ragazzi a capire quali sono gli strumenti concreti per essere costruttori di armonia se è trasparente un conflitto nella nostra interiorità?
Ed allora un suggerimento prima di partire: cercati un momento di tranquillità per dare spazio a te stesso. Prima regola per donare felicità è volersi bene. Non sottovalutate queste poche righe perché chi a già partecipato ad un Jamboree o, comunque, ha condiviso con altri responsabilità sa bene quanto è difficile lavorare in equipe. C'è sempre chi vuole emergere e chi è costretto a subire. Chi fa il mediatore e chi non si cura e tira avanti.
Poi, nel nostro ambiente, c'è chi è abituato a fare il "duro" con i ragazzi e loro non lo tengono in considerazione, c'è chi fa il permissivo ed il reparto si sbraca chi fa riflessioni che durano ore, non dimenticherò mai ciò che vidi alla finestra di quell'ostello che ci ospitò l'ultima notte al ritorno dall'Olanda: un consiglio della legge all'insegna della violenza, tutti con la voglia di bighellonare e i capi per esercitare il controllo li hanno costretti alla verifica sotto le stelle (!) durata fino all'alba. Raccontare queste cose ci fa sorridere, ma attenzione a non essere uno di questi capi!
Le dinamiche di gruppo vanno gestite e veicolate per il superamento dei ruoli, altrimenti sono diseducative e lacerano i rapporti e, ancor peggio, l'anima. E siccme abbiamo tutti diritto di far e star bene, chiediamoci se stiamo procurando felicità o sofferenza, se rispettiamo la diversità o la offuschiamo, se siamo costruttori di pace o se fomentiamo i conflitti e gli schieramenti di difesa utili per sopravvivere ed attutire le difficoltà. Tutto ciò non è educativo né per noi né per i ragazzi.
Un'ultima attenzione su cui riflettere: i ragazzi nella fase preparatoria dell'evento durante il Jamboree saranno molto devoti (consentitemi il termine) perché siete i loro capi, ma appena c'è odore di partenza, di hospitality, grazie alla loro forte aggregazione che si è creata tra loro, c'è il rischio che diventino infrenabili. Il pensiero che scatterà è: Beh, ma tu non sei il mio capo! Quindi, attenzione ad evitare che lo stile e le attenzioni dei giorni vissuti non si svuotino di significato.
In particolare, pensando a questo jambore vi ricordo che ogni capo seguirà la squadriglia/pattuglia nelle attività. Non a caso uso il termine "seguirà" perché il vero capo non è colui che si pone innanzi ai ragazzi, ma colui che sta dietro per sostenerli ed incitarli all'azione. Quindi, ricordate che l'attività è di squadriglia/pattuglia che ha un suo organigramma, a voi toccherà vigilare e lavorare o giocare insieme a loro.
La Llaveria, a questo Jamboree non è altro che il luogo dove saranno situati i Quertieri Generali delle Direzioni di Contingente, e sarà qui anche la sede dello Staff di Contingente FIS. All'interno del magnifico "stand", composto anche da uno squisito buffet e dalla Mostra Italia, ci sarà la segreteria, fulcro di tutte le comunicazioni tra i membri dell'intero Contingente Italiano.
La segreteria sarà aperta dalle ore 10.00 alle ore 19.00 circa, e sarà a vostra disposizione per informazioni, per la risoluzione di eventuali problemi, nonché ufficio dei Capi Contingente e luogo di ritrovo tra questi ed i/le CR dei reparti e tra questi e gli/le EIS.
Non appena installato il telefono, comunicheremo a tutti i Reparti ed ai capi comunità EIS il numero, in modo da poter entrare in contatto anche telefonicamente, i Capi Contigente gireranno comunque tra i Sottocampi.
All'interno della Segreteria esisterà anche una messaggeria, composta da caselle postali, una per ogni Reparto, vi preghiamo quindi di passare giornalmente (va benissimo alla riunione con i Capi Contingente) per controllare la vostra posta ed eventualmente per lasciare posta ad altri reparti o allo Staff di Contingente.
Nella Llaveria esisterà anche un Meeting Point per le EIS, un punto di ritrovo e un taze - bao (cartellone) dove poter lasciare messaggi, informarsi sulle necessità del Contingente e magari apprendere le novità, o cose interessanti.
Se avete bisogno di fare domande specifiche su Spettacolo, Giornata Italia, ecc, potrete senz'altro telefonare alla segreteria vi verrà passata la persona incaricata. Non sarà facile gestire le comunicazioni tra 850 persone ma sicuramente con l'aiuto di tutti, ci riusciremo egregiamente.
N.B. La segreteria fornirà ai reparti una cartina del Jamboree in Bianco e Nero 90x140, che potranno utilizzare per abbellire il proprio sottocampo e magari segnalare la presenza della FIS nei vari sottocampi. Ogni Reparto avrà anche un timbro del Contingente uguale per tutti. Questo materiale vi verrà consegnato nei primi giorni di campo, venendo alla Llaveria.
L'abbiamo ripetuto proprio in tutte le lingue che questo Jamboree è la grande occasione per provare insieme a costruire la pace ed armonia. La sfida, però, sarà riuscire a concretizzare gli obiettivi educativi che ci siamo prefissati. L'evento offre sicuramente delle opportunità, spetterà a noi capi trovare, quotidianamente, l'esca educativa per consentire una esperienza profonda e significativa.
Ma l'esperienza lascia il tempo che trova se non riusciremo a farla interiorizzare e saper far cogliere ai ragazzi alcune sfumature. Ripercorrendo allora dei passaggi fondamentali del percorso educativo che si proporrà, cerchiamo di fissare gli impegni concreti!
Ogni giorno ci sarà un momento di riflessione sulla legge e sulle beatitudini (per l'AGESCI), i ragazzi saranno incitati a concretizzarla con una b.a. o con un impegno particolare. A conclusione della giornata, si potrà annotare sul diario di bordo il significato acquisito come atteggiamento per essere e spargere felicità. Le esperienze quotidiane condivise al Jamboree saranno sintetizzate come regole per costruire la felicità (attenzioni ed atteggiamenti per divenire costruttori e messaggeri di pace e promuovere un tempo di felicità).
Ogni giorno il Reparto avrà capito che essere e far felici vuol dire
La regola scritta dal Reparto sarà consegnata il giorno successivo alla riunione giornaliera che si terrà con i Capi Contingente alla Llaveria per il tramite del Capo che vi parteciperà.
Vi comunicheremo successivamente il giorno in cui si svolgerà il meeting cui dovrà partecipare una esploratore o guida o esploratrice di ogni reparto per scrivere La mappa della felicità.
Questa mappa vuole essere l'impegno di ogni scout e guida italiani a diffondere la pace tra amici, fratelli e genitori, compagni di scuola. Da messaggeri a costruttori di pace, dallo scautismo al mondo, perché il mondo è la nostra casa per costruire insieme una città felice. La mappa della felicità sarà consegnata ad ogni e/e/g, rover e scolta, capo perché venga diffusa nei gruppi e nelle zone.
Il Thinking Day 1999 sarà, dunque, occasione per costruire insieme una città felice.
Una volta tornati a casa, il Jamboree non è concluso, bisogna raccontarlo e trasmetterlo.
Propagandare la mappa della felicità vorrà dire essere fermento per:
- Diffondere gli abbracci di pace, portare un raggio di allegria nella vita degli altri, e così facendo perseguire la più alta forma di felicità nella propria vita.
- Difendere e sostenere i più deboli, garantendo il rispetto del diritto delle genti, promuovendo la nascita di città nuove che ricercano il bene comune. Senza il diritto, senza una legge giusta che sia garanzia di rispetto, non potrà mai esistere l'ordine che è la base dell'armonia. La legge poi impone la giustizia, vale a dire l'osservanza dei diritti di tutti e delle dignità di ciascuno.
Giacchè ci siamo, vi ricordiamo anche che sull'aereo saranno distribuite le cartoline di pace, alcune di esse sono compilate, altre no.
Sarà opportuno ricordare ai ragzzi che il 22 febbraio dovremo riuscire a far vibrare la catena di fraternità mondiale: spiegheranno agli scouts e guide straniere che riceveranno le cartoline compilate che dovranno scrivere una risposta di pace all'indirizzo impresso sulla cartolina entro gennaio e agli scouts e guide che scriveranno il loro messaggio di pace con il loro recapito sulle cartoline che riceveranno entro gennaio una risposta di pace dagli scouts e guide italiane.
Di seguito, vi ricordo quello che non dobbiamo dimenticare a casa, più alcune informazioni utili a tutti:
Il passaporto (valido con la scadenza non inferiore a sei mesi, ricordate di apporre la marca da bollo per passaporti, e farla timbrare dall'ufficio postale, più la fotocopia delle prime due pagine)
Noi tutti, sappiamo cosa mettere nello zaino, ma forse e meglio controllare con la lista che segue, per evitare di dimenticare qualcosa:
8 biancheria intima di ricambio, 8 paia di calze (di cui uno di lana), fazzoletti di cotone o di carta, costume da bagno, Uniforme da campo (5 T-shirt e due paia di bermuda).
Gavetta, bicchiere posate tovagliolo, canovaccio, sapone neutro di marsiglia (da bucato) da usare anche per lavarsi, spazzolino da denti, dentifricio, pettine, asciugamano / telo doccia, tuta da ginnastica, maglioncino, Uniforme estiva, scarpe di ricambio (portare scarponcini), scarpe da ginnastica, sandali di gomma.
Non dimenticate, un sacchetto di tela nel quale riporre gli indumenti sporchi o nell'attesa di essere lavati.
Inoltre: lampada elettrica con pile e lampadine di ricambio, necessario per cucire, quaderno di caccia e dei canti, lapis gomma e tre penne biro, stuoia o materassino, chi porterà il coltello (temperino) si ricordi che dovrà metterlo dentro lo zaino.
Sull'aereo é: PROIBITO portare coltelli, forbici, bombolette di liquidi infiammabili / aria e liquidi compressi.
Ricordiamoci dello STILE, perciò evitate sacchetti esterni allo zaino. Parlando di STILE, ricordate che ovviamente si parte in perfetta UNIFORME.
Sull'aereo, porteremo solamente il nostro zainetto di Contingente, con dentro: i documenti e tutto il materiale che é scritto su EcoJam n° 5, ma che io vi ricordo, le cose di valore, le medicine personali (per chi porta occhiali da vista, è consigliabile portarne uno di scorta, vale anche per chi usa lenti a contatto, ricordate di portare tutti i prodotti, necessari alla pulizia delle lenti), astuccio per il lavaggio personale, qualcosa di comodo per passare la notte sull'aereo (tuta).
Visto la durata del viaggio di circa 16 ore, in alternativa al libro suggerito su EcoJam n° 5, è consigliabile portarsi un libro affascinante "tappe"
Vi ricordo, che per tutti i Contingenti che partecipano al Jam, non è richiesto dalle Autorità Cilene, il visto consolare ( ma forse e meglio, per chi lo necessita, ottenere il visto sia per il Cile che per l'Argentina e il Brasile, per gli Italiani non servono visti ).
La valuta locale è il PESO CILENO valore per ogni peso è di circa 4 lire Italiane, ma vi consigliamo di portare, per le piccole spese, i dollari USA, che sono più facili da reperire qui in Italia. Vi conviene prenotarli per tempo alle vostre banche perché andiamo incontro alle Festività e le banche potrebbero avere difficoltà a darvi i dollari subito.
Elettricità 220 volts.
Fuso orario 4 ore indietro rispetto all'Italia.
Clima varia enormemente, dal caldo secco del nord al freddo umido dell'estremo sud. Nelle regioni centrali il clima è mite con un tasso d'umidità piuttosto basso. La stagione invernale inizia il 21 giugno e finisce il 21 settembre ma il freddo ha una breve durata. Vi ricordiamo inoltre che dove saremo, esiste una forte escursione termica: molto caldo di giorno e fresco di sera e notte. Provvedete con un giusto abbigliamento.
Numeri telefonici utili:
Ambasciata del Cile in Italia 06-8841435 - Ambasciata Italiana in Cile 00562-2259212
Ricordate di fare i richiami per il tetano e il tifo
Ricordo ai C.R. di formazione, che dovranno: portare un kit per eventualmente aggiustare le tende, si tratta di un modello speciale denominato "CILE 3", avente le seguenti caratteristiche tecniche : Altezza interna cm.130, peso 4,4 kg Camera interna mt.1,80 x 2,00 Camera in cotone/nylon Doppio tetto in nylon alluminio Cuciture termosaldate Falda a terra Porta anteriore e posteriore - Fondo in nylon alluminio 3 pali in VTR pre-collegati -- Cuffie d'areazione Tiranti e picchetti.
Ricordiamoci che tutte le tende sono nuove, e dovranno tornare in Italia in perfette condizioni visto che non sono nostre, ci sono state imprestate dai legittimi proprietari, pertanto massima attenzione.
Ebbene, mancano pochi giorni alla partenza per l'avventura cilena, un'avventura che sicuramente sarà ricca di emozioni ma anche, come ogni buon capo sa, ricca di possibili imprevisti. Una buona organizzazione sicuramente lascerà poco spazio "alle difficoltà" ma a volte questa da sola non è sufficiente, ecco quindi che emerge la saggezza, la capacità di prevedere il possibile e l'impossibile.
Da pensare a casa: area viaggio
Il Viaggio è sicuramente una componente considerevole di questo Jamboree, sia per la sua durata globale in ore (circa un giorno e mezzo) che per la particolarità (trasbordi su più aerei, fuso orario) ebbene ecco qui alcuni consigli:
- Assicurarsi telefonicamente che i/le ragazzi/e abbiano ben chiaro quando ritrovarsi e dove, modalità del viaggio e cosa portarsi, oltre che la conferma che abbiano ritirato il materiale dalle cooperative.
- Tutti i/le ragazzi/e e staff con un "portafoglio da tenere al collo" sotto l'uniforme con all'interno documenti e soldi.
- Lo staff con una cartellina (nel bagaglio a mano) con all'interno fotocopie dei passaporti dei/lle ragazzi/e, schede mediche e dati importanti (es. recapiti telefonici di casa).
- Bagaglio a mano con all'interno un ricambio completo (estivo).
- Fornire a tutti/e i/le ragazzi/e una fotocopia con l'intero programma di viaggio, partenza volo, ecc..., scali o cambi con volo, ecc, arrivo alle... non si sa mai...
- Etichettare tutti i bagagli sia quelli a mano che quelli per la stiva.
- Il bagaglio in stiva deve essere chiuso in modo accurato mettendo all'interno (dove sia possibile) cinghie, nastri, ecc.
- Da portarsi nel bagaglio a mano un piccolo pronto soccorso contenente medicinali di base di cui conosciamo sia effetti che controindicazioni, qualcosa anche per chi soffre di pullman o aereo, può essere che qualcuno non sappia di "non apprezzare" i vuoti d'aria.
- Durante l'intero programma di viaggio lo staff potrebbe proporre ai/lle ragazzi/e un qualcosa di utile da fare, già organizzato da casa.
Da pensare a casa: area Jamboree
- Pianificazione di tutto il materiale occorrente per il reparto e squadriglie/pattuglie, cosa viene fornito e cosa portare, sicuramente scolapasta, caffettiera, materiale di allestimento del proprio sottocampo, e cancelleria varia vanno portate da casa.
- Come si fa a telefonare in Italia dal Cile (innanzitutto per telefonare dal Cile in Italia il numero da comporre sarà 0039- prefisso della città- numero, oppure possiamo suggerire ai ragazzi/e di usare la Collect, e cioè il sistema di pagamento della telefonata a carico del destinatario: a qualsiasi cabina telefonica si chiamerà il numero 899800339 e si parlerà con un operatore italiano, dicendogli che vogliamo fare una telefonata a carico del destinatario, gli daremo il numero ed il nome... ed ecco fatto!)
- Macchiana fotografica "ufficiale del reparto" e rullini.
- Qualche conoscenza sul Cile ed i suoi abitanti (da condividere poi con il reparto).
- Necessario per ricambiare inviti ed ospitalità nel proprio sottocampo.
- Idee per conoscenze strutturate, per realizzare una visione più ampia dell'evento Jamboree, con ricerca e conoscenza anche dei contingenti meno numerosi (solitamente rappresentanze dei paesi più poveri).
- Idee per far vivere il Jamboree ai/lle ragazzi/e con essenzialità, senza essere assorbiti dal lato consumistico dell'evento.
- Idee per valorizzare le conoscenze e amicizie che mano a mano i/le ragazzi/e svilupperanno in quei pochi giorni.
Certamente altri imprevisti potrebbero sopraggiungere in questa avventura, altre situazioni di stallo inaspettate, ma sicuramente per la gran parte di quelle possibili il reparto sarà preparato e pronto a reagire.
Cari capi reparto, tra le tante cose che già dovete ricordare, vi chiediamo un piccolo sforzo in più. Infatti, vorremmo che i ragazzi stessi, durante e dopo il Jamboree scrivessero alcuni pezzi per lo speciale Jamboree che uscirà sulle riviste associative.
In particolare vi chiediamo di ricordare loro di scrivere 1 articolo per ogni reparto di formazione, per ognuno dei seguenti argomenti:
- lo spettacolo italiano di sottocampo;
- la missione di squadriglia (una riuscita particolarmente avventurosa);
- la giornata al Global Development Village;
- le attività sportive (tornei);
- la terra ci accoglie (esperienze di contatto con il lavoro della terra);
- una giornata di servizio;
- la notte di capodanno;
- le esperienze di home hospitality (sia presso famiglie cilene, sia eventualmente in strutture collettive);
Gli articoli devono essere molto brevi e cogliere gli aspetti più interessanti degli avvenimenti, senza essere una vera e propria cronaca. Scegliete voi a quali squadriglie/pattuglia far scrivere gli articoli.
Chiedete invece a qualcuno dei vostri capi squadriglia/pattuglia di provare, a fine campo, di capire e sintetizzare per iscritto, se e in quale modo è stato vissuto e portato avanti il tema del Jamboree Costruendo insieme la pace....
Gli articoli, possibilmente scritti durante la permanenza al Jamboree, vanno consegnati a Giovanna Mathis, nella casella postale segreteria, che troverete nella Tenda Italia, nella zona della Llaveria.
Se non fate in tempo a consegnarli al campo, spediteli prima che potete, in maniera tale da poter essere utilizzati, a: Giovanna Mathis, Via Bertero 61, 00156 Roma.
Ci farebbe piacere ricevere foto particolarmente curiose e interessanti che avete scattato durante il Jamboree. Naturalmente devono arrivare molto rapidamente (entro fine gennaio), e sotto forma di duplicati, perché, purtroppo, il materiale spedito non verrà restituito.
Giovanna girerà per i sottocampi per fare qualche breve intervista; quindi se pensate di conoscere persone con storie particolari da raccontare, fatelo sapere; potrebbero venir fuori delle piccole chicche da pubblicare.
Se riuscirete a ricordarvi anche questo, sarete veramente bravi e, sicuri di ciò, vi ringraziamo anticipatamente!
Eravamo al Campo di Contingente dell'AGESCI a Bracciano a fine agosto e si pensava al modo con cui avremmo dovuto imparare tutti insieme la canzone che Gianvittorio Pula aveva scritto per noi, cioè per tutti quelli che saremmo andati in Cile per partecipare al Jamboree. Allora, visto che suono la chitarra ma da solo non sarei riuscito a fare ascoltare la canzone a tutti, durante il giro di presentazione dei Capi Contingente nei vari reparti di formazione si è deciso di chiedere una mano a qualche esploratore o guida che avrebbe voluto suonare o cantare insieme a me.
Quando ci siamo incontrati per provare la canzone, c'erano quasi 60 ragazzi tra esploratori e guide che cantavano e suonavano. E già dai primi accordi avevo capito che poteva venir fuori qualcosa di ben fatto: i ragazzi erano riusciti in pochissimo tempo ad imparare a suonare e cantare una canzone sconosciuta e soprattutto... andavano bene a tempo. La presentazione a tutto il Contingente della canzone Marmellata Jam è stato un successo da Hit Parade ed allora... perché non continuare a suonare e cantare insieme?
Viene così fuori l'idea di formare "L'Orchestrina Italiana" che sicuramente in Cile non ci farà sfigurare. Non credo che necessitino grandi preparativi, ma qualche prova sarà pur necessaria. L'unico momento in cui ci si potrà incontrare per fare delle prove sarà durante il montaggio del campo ossia quando due o tre persone di ogni reparto si allontaneranno dal loro campo per venire a fare le prove al Quartier Generale.
Ma cosa si canterà? e quando? e come? È certo che come italiani non avremo difficoltà ad avere un repertorio che andrà da "Volare" a "Va pensiero" o a "Sole mio" e comunque mi preoccuperò personalmente di stilare un libretto con parole e musica di una dozzina di canzoni che siano tipicamente italiane e famose anche all'estero. Con ogni probabilità una copia di tale libretto sarà fornita ai capi reparto che potranno così cogliere l'occasione per trascorrere una piccola parte del lungo viaggio in aereo provando queste canzoni.
Ci esibiremo quando sarà possibile: i membri dell'Orchestrina Italiana saranno avvertiti preventivamente e comunque le occasioni non mancheranno, prima fra tutte la "Festa Italia".
Come ogni orchestra che si rispetti avremo la nostra uniforme cioè un gilet a tre strisce (rosso a sinistra, verde a destra e bianco sul dorso) da indossare sopra l'uniforme; vedrò se mi sarà possibile procurare dei cappellini, spille o papillon che possano ulteriormente caratterizzarci.
Pertanto l'appuntamento con l'Orchestrina Italiana è al Jamboree e... comunque vada, sarà un successo!