EcoJam news n. 4 luglio 1998

Foglio di collegamento del contingente italiano

Notizie più o meno fresche dal Jam

Per l'organizzazione Jam, novembre scorso è stato un periodo intenso di incontri, e di messa a punto di tutti gli aspetti dell'evento. Si sono incontrati in Cile, infatti, in occasioni diverse: le Staff di Sottocampo, i Capi Contingente, e i Responsabili per i Programmi Religiosi. Nello stesso momento una Conferenza Stampa, a cui ha partecipato anche il Segretario Generale WOSM, Jacques Moreillon, è stata organizzata per le agenzie stampa accreditate in Cile, per assicurare una buona copertura dell'evento. Il lavoro delle infrastrutture sta proseguendo celermente, così come la messa a punto dei Servizi di Supporto e la Divisione Risorse Umane che sta finendo di assegnare i ruoli alla Staff Internazionale di Servizio.

Come già ripetuto in precedenza l'emblema del Jamboree può essere riprodotto da tutte le associazioni membri di WOSM con il solo scopo di promuovere l'evento nei propri paesi o può essere incorporato con altri elementi d'identificazione dei Contingenti nazionali al Jamboree. Non può essere riprodotto per un altro scopo.

Le bandiere nazionali dei paesi rappresentati al 19° Jamboree saranno issate sia alle entrate principali che nelle aree chiave e di incontro. Si richiede alle Organizzazioni Nazionali di inviare il disegno ufficiale e le dimensioni. In accordo con le regole WOSM, solo le organizzazioni membri del WOSM potranno issare le bandiere del proprio paese. Ma tutti i paesi invitati sono autorizzati ad usare i rispettivi emblemi nel sottocampo dei loro rappresentanti. Le Associazioni non-scout potranno issare le proprie bandiere nel Villaggio Globale di Sviluppo.

Viene richiesto dall'organizzazione del Jam di avere informazioni su eventuali giornalisti professionisti che accompagneranno i contingenti. L'accreditamento formale verrà condotto in un secondo tempo. I giornalisti accreditati potranno stare al Jamhotel, oppure fuori dal campo stesso, e servirsi della mensa della Llaveria (Quartier Generale) a proprie spese.

È appena stato lanciato il materiale per il programma "Join in Jamboree". Questo consiste in un primo set di informazioni e spunti per reparti e pattuglie/squadriglie divise in 4 serie: "La valigia Latino-Americana", "Terre Lontane", "L'ambiente", "Strade verso la Pace". Lo scopo di questo materiale è di invitare i gruppi scout di partecipare allo spirito di questo Jamboree e di conoscere un pò di più la cultura Latino-Americana ed il paese ospitante l'evento. Un secondo set include informazioni sulle 3 città precolombiane che danno i nomi ai 3 villaggi e le 24 tribù americane che danno il proprio nome ai sottocampi. Ci auguriamo che tale materiale possa essere utile ai capi.

Già 36 paesi hanno aderito all'Operazione "Los Andes", assicurando così di poter inviare una pattuglia/squadriglia per rappresentare il proprio paese all'evento. L'organizzazione resta ancora in attesa di ulteriori richieste.

Il programma dell'Ospitalità conferma che più di 10.000 scouts da paesi diversi hanno aderito a questo programma. Circa 8.000 cileni si stanno preparando all'accoglienza. Anche l'Unione degli Scout Brasiliani sta preparando un programma speciale di ospitalità, se vi è interesse si prega di contattarli direttamente.

Il Villaggio Globale di Sviluppo del 19°Jamboree verrà ufficialmente inaugurato il 29 Dicembre '98 dal Segretario Generale dell'UNESCO, che insieme all'UNICEF avranno un ruolo importantissimo all'interno del Centro Scout Mondiale e nei Centri Culturali. Molte altre Organizzazioni Mondiali sono state contattate per la partecipazione all'interno del GDV, con cui l'organizzazione cilena sta stringendo accordi per l'evento.

Ulteriori fatti sul Cile: Il Cile ha un governo democratico, guidato dal Presidente della Repubblica Eduardo Frei Ruiz-Tagle, che è salito al potere nel 1994, all fine del periodo di transizione verso la democrazia sorvegliato da Patricio Aylwin e seguito dal governo militare del Generale Augusto Pinochet. Negli ultimi 10 anni e grazie al sistema economico neo liberale, il Cile ha una crescita media annua del 8% circa. La moneta ufficiale è il Peso Cileno, il cui cambio è valutabile in circa £. 4, ovvero 460 pesos per un dollaro US. Il Cile è diviso amministrativamente in 13 regioni, la sua capitale è Santiago, fondata nel 1541 dallo spagnolo Pedro de Valdivia ed è situata nel cuore della Vallata Centrale, a km. 15 dalle Ande ed a km.90 dalla costa dell'Oceano Pacifico. Santiago, la cui popolazione conta oggi circa 5 milioni di persone, è una delle più estese capitali in termini di numero di abitanti per area geografica.

Sono stati accettati tutti i progetti (21) proposti dalle Associazioni Scout sul tema della Promozione dello Sviluppo Comunitario, e che verranno esposti nel World Scout Centre (Centro Scout Mondiale), insieme ai 9 stands di altre organizzazioni internazionali. Il WSC sarà un luogo chiave per l'incontro e per fornire informazioni per i partecipanti.

L'organizzazione Jamboree ricorda che è importante preparare i giovani prima dell'evento, specialmente per ciò che concerne alcune attività di sottocampo: il Festival Artistico, le Delizie Gastronomiche, le Serate, gli Spettacoli, ecc.

I partecipanti campeggeranno per pattuglia/squadriglia, nel proprio sottocampo di reparto con i propri capi unità. L'Equipe di Sottocampo, dormirà nel Sottocampo stesso. Le Staff di Contingente dormiranno nel proprio sottocampo adiacente la Llaveria. Alle EIS, contrariamente a quanto detto in precedenza, non saranno fornite tende dall'organizzazione Jamboree, ma dovranno portarle da casa.

L'organizzazione Jamboree suggerisce il minimo equipaggiamento da portare:

Uniforme ufficiale del Contingente o dell'Associazione, da utilizzare alle cerimonie e alle attività ufficiali - zaino - zainetto per un hike di 24 ore - sacco a pelo - materassino o stuoino - coperta di lana - giacca impermeabile - maglione o felpa - pantaloncini - magliette - biancheria intima - costume da bagno - scarpe adatte ad hike e uscite - asciugamano e necessario per igiene personale - scarpe adatte a sport acquatici - ago e filo - torcia elettrica - piatti, posate, tazza - borraccia - cappellino - crema protettiva per il sole - repellente ad insetti - piccolo pronto soccorso con medicinali particolari per chi li necessita - quaderno e penna.

N.B. Trasportare coltelli è strettamente proibito; il loro uso sarà ristretto ai sottocampi di unità visto che la legislazione cilena definisce i coltelli più lunghi di cm. 15, come armi il cui uso è ristretto alle mura domestiche.

Il Jambhotel offre sistemazione in tende che devono essere prenotate in anticipo, è possibile avere una singola o una doppia "camera".

Per ciò che riguarda l'alimentazione, in generale i giovani partecipanti prepareranno e mangeranno i loro pasti negli angoli di pattuglia/squadriglia. Per questo, al loro arrivo al sottocampo, verrà dato ad ogni ptg/sq. il materiale necessario per cucinare ed un certo ammontare di "Condores" (moneta Jamboree) per poter acquistare, in tutti i supermercati dei tre villaggi, gli ingredienti per la preparazione del cibo. Uniche eccezioni saranno nei giorni in cui le ptg/sq. parteciperanno ai moduli: Hike, Torneo, La terra che ci sostiene e Un giorno servendo la comunità. Quando andranno in Hike, verrà dato loro una cena al sacco, mentre per le altre attività, il pasto verrà dato loro sul posto. I capi unità mangeranno con le proprie ptg/sq. , i membri delle EIS consumeranno i pasti nella loro mensa nei pressi del Villaggio Globale, e per il quale riceveranno un pass all'arrivo al Jam, i membri degli staff di Contingente, il Comitato Organizzativo e speciali ospiti consumeranno i pasti nella mensa della Llaveria. Chiunque abbia pagato una quota di partecipazione riceverà i pasti senza costo addizionale. Ospiti speciali, visitatori, giornalisti o altri che non hanno pagato tale quota devono pagare in anticipo. Oltre al servizio catering ufficiale del Jam ci si può recare alla Piazza del Mercato dove si può mangiare ad una grande varietà di fast food (a pagamento).

L'organizzazione Jam estende un invito ai giovani partecipanti a diventare giovani corrispondenti, che hanno già un accordo con un quotidiano, radio o tv nel proprio paese d'origine di inviare notizie durante l'evento.

Alcuni contingenti invieranno in Cile del materiale prima dell'evento, per questo è importante sapere che: il Comitato Organizzativo offre un servizio di ritiro bagagli, passaggio dogana e trasporto nei magazzini del Jamboree (contenitori sigillati solo). Per l'invio è necessario notificarlo al Jamboree e inviare i documenti di trasporto corrispondenti. Difficoltà, ritardi o costi addizionali che sorgano al ritiro al porto o in dogana dovuti all'incompleta informazione o documentazione sarà l'unica responsabilità del Contingente in questione. Tasse doganali e spese relative al trasporto del materiale a Piquarquín sarà pagato dal contingente La custodia nei magazzini Jamboree è gratuita, il trasporto da lì ai sottocampi o alla Llaveria potrà essere svolto entro le ore 21.00 del 27 dicembre. Ulteriori informazioni su questo punto verranno specificate nel prossimo bollettino.

I tre supermercati, nei tre villaggi, esistono principalmente per vendere gli ingredienti base per i pasti delle ptg/sq. che potranno pagare in Condores. Ci sono anche altri articoli di cui i partecipanti potrebbero aver bisogno e che possono essere acquistati con pesos cileni o carte di credito. Ogni villaggio possiede anche un ufficio postale, una foto ottica, una banca e chioschi (che vendono bibite, gelati, dolci e oggetti di uso personale), i telefoni pubblici e uno Scout Shop con una larga varietà di articoli scout e souvenirs del Jamboree. La Piazza del Mercato, situata nell'area centrale del Jamboree, possiede gli stessi servizi dei villaggi ed ha stands che vendono artigianato e prodotti tipici. È severamente vietata la vendita di oggetti da parte dei Contingenti e di altre organizzazioni, se non autorizzate e concordate con lo Scout Shop Jamboree entro il 30 settembre '98.

La pagina WEB del Jamboree è la seguente:
http://sunsite. dcc.uchile.cl/scout/WJ99 oppure http://www.scout.cl/WJ99
è stata rimessa a punto ed aggiornata con il bollettino ed il materiale del programma "Join in Jamboree".


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Tutto ciò che i vostri amici avrebbero voluto sapere sui ''Visitors'', ma che non hanno mai osato chiedere!

Al 19° Jamboree in Cile i visitatori autorizzati ad entrare nel luogo del Jamboree saranno solo scout (necessaria certificazione ed autorizzazione dalla propria associazione nazionale), è prevista la prenotazione di tours specifici, con una guida ed un percorso predefinito. Non sarà possibile per i VISITORS, fermarsi nel luogo Jamboree a campeggiare. Il pass che devono prenotare per tempo, darà loro modo di restare un solo giorno al Jamboree dalle ore 9 a.m. alle ore 6 p.m. e sempre scortati da un accompagnatore.

Il Contingente FIS, quindi, sconsiglia vivamente di venire a vedere il Jamboree, inoltre amici, parenti, mogli, mariti, figli, ecc. non potranno essere al seguito. Per chi non è scout, è stato previsto, sulla montagna che sovrasta il campo, una terrazza per fare pic nic con veduta sul campo.


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Immesi nell'atmosfera americana!

...un pò di cultura non fa mai male...

Come tutti ormai sappiamo (ma forse è bene ripeterlo!) il 19°Jamboree Mondiale in Cile sarà molto caratterizzato anche dalla storia e dalle origini del Continente che ci ospiterà (è la prima volta nella storia che un Jamboree ha luogo in America Latina).

Per questo motivo il campo sarà suddiviso in tre Villaggi che prendono il nome da importanti città americane antiche, suddivisi a loro volta in otto Sottocampi ciascuno, che prendono il proprio nome da tribù americane.

È importante conoscere un pò le origini di questo immenso e variegato Continente per non trovarsi impreparati quando qualcuno ci farà fare una danza strana, o indosseremo strani orpelli, o… ecco quindi un piccolo "Bignami" che potrà aiutarvi a comprendere meglio ciò che andremo a vivere, e per essere attivi promotori nella riscoperta di radici storiche e culturali.

Accenneremo in questa sede alcuni aspetti dei Villaggi, seguirà poi una specifica descrizione delle Tribù (che verrà anche presto pubblicata sulla stampa dei ragazzi delle nostre associazioni).

ALLORA SIAMO PRONTI PER COMINCIARE?

Villaggio a Teotihuacan

INFORMAZIONI STORICHE E GEOGRAFICHE

Teotihuacán era una delle più importanti città della mesoamerica, sia per la sua grandezza, complessità e sia per l'importanza religiosa ed economica che aveva per le popolazioni vicine. Durante il periodo definito come era mesoamericana, questa città crebbe durante il periodo classico (1-900 d.C.).

Nel primo periodo, con i fondatori, i Mexicas, si raggiunse il picco del suo sviluppo.

La città era situata nella regione dei laghi dove varie popolazioni con la stessa base culturale vivevano prima della civilizzazione azteca.

Originariamente, Teotihuacán era uno dei piccoli villaggi della zona, ma per motivi sconosciuti, nel mezzo della crisi agricola, cominciò ad attrarre sempre più persone e diventò un dinamico centro urbano. Così, Teotihuacán era destinata a diventare la prima "mega-città" nell'America Pre-Colombiana. La rapida crescita della città terminò nel 450 d.C., anche se la popolazione continuò ad aumentare, grazie all'arrivo di mercanti ed artigiani.

La permanente presenza della religione caratterizzava la città, dimostrata anche dalla struttura sociale (un gruppo sociale che governava, legittimizzato dalle sue relazioni con gli dei) e dalle immense costruzioni (usate per pregare il sole, la luna ed altri dei, specialmente Tlaloc, il dio della pioggia). Potremmo dire che Teotihuacán era un simbolo sacro di per sé, perché fu costruita seguendo uno schema cosmico.

Questa grande città, verso il 650 d.C. soffrì di un improvviso declino, dimostrato dalla mancanza di cure all'architettura ed ai simboli religiosi; e possibilmente influenzato dalla continua mescolanza di persone e culture all'interno dei suoi confini. Il colpo di grazia fu un grande incendio che distrusse una larga parte della città. Altre popolaziomi presero a quel punto il sopravvento nella regione come i Toltecas.

LA STRUTTURA URBANA

Teotihuacán fu costruita, dalle sue origini, secondo uno schema religioso; un chiaro esempio era il disegno a croce delle due arterie principali, la più importante delle quali era la via chiamata Viale della Morte, dove due dei principali templi erano situati, il Tempio del Sole ed il Tempio della Luna. La città era divisa in 4 parti che definivano la zona residenziale e la zona cerimoniale.

L'area cerimoniale era nel centro della città, con molti templi ed edifici usati per i governanti caratterizzati dalla complessità e grandezza della costruzione, e decorati meticolosamente con dipinti d intarsi. Tutta l'architettura cerimoniale della città era distribuita lungo il Viale della Morte, seguendo lo stile "talud-tablero". Questo stile consisteva in piattaforme a scalini separati da cornicioni lisci a pendii connessi, con una piccola scalinata centrale per trasportare le persone fino in cima dove era situato il tempio. Le costruzioni residenziali di questa parte della città erano diverse dal resto, perché il numero di persone che abitavano lì era considerevolmente minore.

In altri settori della città, grandi gruppi di case erano più comuni. Erano a forma di grandi isolati, simili a quelli nelle città di oggi. All'interno erano alquanto bui e chiusi al mondo esterno, con divisioni a seconda della grandezza della famiglia che vi abitava. Senza dubbio, il numero di persone che vivevano in un isolato di case era un buon indicatore dello status sociale. Questi gruppi dicase gradualmente diventarono quartieri che erano caratterizzati dalle professioni esercitate dai propri abitanti, per esempio: ceramisti, muratori, intagliatori o mercanti. Molti di essi venivano da altre città che dava a Teotihuacán una mescolanza culturale, religiosa e di influenze artistiche.

VITA QUOTIDIANA E ORGANIZZAZIONE SOCIO-ECONOMICA

La vita per i cittadini si sviluppò in un intreccio di intense attività economiche e religiose. Presto al mattino, le famiglie iniziavano le attività domestiche: le donne preparando i pasti e gli uomini lavorando nei propri laboratori per creare una varietà di oggetti da fornire all'intera città. Gli artigiani più effcienti e con più successo, comunque, avevano legami con commercianti anche di altri posti, e attraverso questi potevano vendere i propri prodotti nell'intera regione. Una risorsa preziosa era l'ossidiana, portata da depositi vicino a Pachuca, usata da abili artigiani per realizzare bellissimi oggetti cerimoniali o coltelli appuntiti.

Più dei due terzi della popolazione maschile, lavorava la terra, nei campi con il proprio coa, un antico strumento per la coltivazione.

La graduale crescita della città era accompagnata dalla specializzazione dei prodotti. Quindi, il mercato centrale aveva un ruolo molto importante; era lì che gli abitanti di Teotihuacán incontravano i commercianti e gli artigiani provenienti da tutta la regione, ed anche i servizi degli architetti e pianificatori era concordato.

Il Viale della Morte era il punto d'incontro per coloro che erano coinvolti nel lavoro amministrativo, e per coloro che celebravano qualsiasi tipo di divinità; questi ultimi erano vestiti per una processione, guidata da un prete e seguita da rappresentanti del gruppo militare e cittadino. Usavano varie decorazioni, incluse collane e, in alcuni casi, complicati tatuaggi.

Per l'aspetto socio-economico possiamo distinguere divisioni per attività nella città. Gli abitanti, che vivevano nella stessa comunità, non solo condividevano la casa, ma anche la loro professione. Delle 2.200 gruppi di case conosciute, 400 erano occupate da intarsiatori di ossidiana, 15 da scultori di figure in ceramica, 10 da vasai, e molti altri specialisti in piume, mensole, pelli, tessili, e pietre preziose.

Teotihuacán era una città chiave nello sviluppo culturale di tutte le civiltà mesoamericane. Il suo declino non significò la sua sparizione in termini religiosi. I Toltecas che arrivarono a Teotihuacán, ereditarono la tradizione della città e la passarono poi agli Aztechi.

Teotihuacán era infatti all'origine di molte delle divinità azteche: Pensavano che il Quinto Sole ebbe luogo in questa città dove Quetzalcoalt (l'uccello-serpente o il serpente piumato) creò una nuova umanità e la cibò con il mais.

IN QUESTO VILLAGGIO TROVERETE I SEGUENTI SOTTOCAMPI O TRIBÙ:

ESQUIMALES, POMOS, IROQUESES, NAVAJOS, DAKOTAS, OLMECAS, TOLTECAS, AZTECAS

Villaggio B Tikal

INFORMAZIONI STORICHE E GEOGRAFICHE

Tikal era una delle molte città-stato Maya. Apparve durante il tardo periodo formativo (400 a.C-250 d.C). Era situata nelle basse giungla all'entrata della Penisola dello Yucatán. Nel 250 a. C. il Vulcano Lolopango eruppe e forzò la popolazione che abitava nelle regioni montuose a trasferirsi nella Penisola dello Yucatán Ciò permise a Tikal di svilupparsi in una tipica città-stato Maya, con molti sobborghi, ma con un cerimoniale ed amministrativo centro città.

Tikal divenne una delle più importanti città del periodo classico Maya (100 a.C. -1000 d.C.). Al suo culmine, ospitava più di 11.000 persone, con una densità tra i 420 e i 2.000 abitanti per chilometro quadrato.

Così la città sviluppò un ampia rete commerciale, specialmente con Teotihuacán, dove stabilirono una specie di Ambasciata permanente che era incaricata di occuparsi degli interessi e delle relazioni di entrambe le città.

Tuttavia, questo drammatico aumento demografico portò con esso vari problemi di sopravvivenza. Nello stesso modo con cui oggi abbiamo problemi ecologici, così li avevano le persone a quel tempo. Per esempio, la mancanza di acqua disponibile per l'irrigazione, presto li portò ad usare acqua stagnante per coltivare, che poi condusse a malattie e per le quali i Maya non erano preparati. Il disastro provocò seri problemi sociali, e infine portò ad una ribellione dei contadini contro le autorità politiche e religiose. Nello stesso tempo, altri gruppi provenienti dalla frontiera settentrionale Maya (Mexicas, Toltecas e altri) approfittarono della situazione per entrare nella regione e dominare le città-stato, tra le quali Tikal (1000 d.C.).

LA STRUTTURA URBANA

Tikal divenne uno dei migliori esempi di città-stato. Era conosciuta così perché aveva una struttura urbana ed allo stesso tempo una società politica autonoma con una propria organizzazione sociale. Inoltre, era dispersa perché pur identicando un nucleo, l'intera città si diffondeva in una vasta area legata alle attività contadine.

A Tikal, il centro cerimoniale er asituato ina larga e rettangolare piazza chiusa da tre lati.

Le piramidi erano i luoghi dove pregavano i loro dei, e davano al luogo un'immagine speciale. Le vie di comunicazione di quest'area cerimoniale erano estese ed arrivavano molti altri piccoli centri.

La parte centrale della città era di 16 km2 e conteneva più di 30.000 edifici, dei quali circa 300 erano per uso cerimoniale. Il più importanti di questi, situato sulla parte orientale della piazza centrale, era più di 60 m. di altezza e conosciuto come il IV Tempio.

Intanto, la vita nei sobborghi si sviluppò tra la città e le aree agricole. Quest'area periferica provvedeva a molti prodotti richiesti dalla città. Gli alberi del zapodilla e chiclero, erano utilizzati per intarsiare statue, dagli alberi di gomma facevano palle e resine impermeabili, dal coppale prendevano una specie di incenso e dalla corteccia degli alberi facevano carta, profumi e colla.

Questa particolare struttura urbana e politica si sviluppò attraverso l'intera Penisola dello Yucatán. La giungla con la sua esuberante vegetazione rendeva difficile la costruzione di centri urbani, tuttavia usarono la loro ingegnosità per costruire enormi edifici. La civiltà Maya raggiunse uno dei più alti livelli di sviluppo scientifico, e così non ci dobbiamo sorprendere dal modo in cui affrontarono tali problemi tecnici come il reperimento e la gestione dell'acqua. Enormi depositi furono costruiti per la distribuzione di questa preziosa risorsa. Tuttavia, dobbiamo ricordare che anche se avanzato questo sistema non era sufficiente a far fronte alle richieste della crisi, portata da un così grande ed improvviso cambiamento demografico. Una volta ancora, la mancanza di uguaglianza tra l'uomo e l'ambiente circostante causò il declino di una grande città, questa volta, Tikal.

VITA QUOTIDIANA E ORGANIZZAZIONE SOCIO-ECONOMICA

Gli abitanti di Tikal erano principalmente dedicati all'attività agricola. Le famiglie vivevano insieme ed occupavano piccole capanne di legno in gruppi di 10, o in costruzioni più grandi con più di 50 stanze, e così erano piccole comunità o villaggi che lavoravano la terra vicino a dove vivevano.

Durante la stagione di semina, il giorno era dedicato alla pulizia dell'area da convertire in terra agricola, chiamata milpas. Al termine di questo lavoro, si piantavano i semi, e poi…si curava la terra fino al raccolto. Tuttavia ciò non era tutto: questo tipo di agricoltura permetteva loro di usare la migliore parte dell'anno per sviluppare altre attività, dalla costruzione di centri cerimoniali a lavori artigianali, le quali richiedevano tutte una grande dedizione, non dimenticando naturalmente, la loro partecipazione alle cerimonie religiose.

Il commercio era un'altra attività importante a Tikal. Come già detto, durante la maggior parte della sua esistenza, Tikal aveva stretti legami con Teotihuacán. La classe governante controllava tutte le attività commerciali, organizzava le carovane e gli schiavi, i prigionieri di guerra ed il trasporto della merce. In questo modo potevano andare in altre città da dove ottenevano giada, ossidiana verde, ceramica, conchiglie, sale o pesce; in cambio davano incenso, cotone, cacao, lime (agrume) o schiavi.

Tutta questa intensa attività crollò a causa della mancanza di risorse per supportare la città. Tikal, come le altre città-stato vicine, soffrì la fame, le malattie e le invasioni, e poi l'erosione e la degradazione delle milpas. Il sistema agricolo esteso, condusse alla fine alla distruzione di questa importante città.

IN QUESTO VILLAGGIO TROVERETE I SEGUENTI SOTTOCAMPI O TRIBÙ:

MAYAS, SHUARS, CHOROTEGAS, CHIBCHAS, CARIBES, ARAHUACOS, PUEBLOS, SIBONEYES

Villaggio C Tiahuanaco

INFORMAZIONI STORICHE E GEOGRAFICHE

Questa era una delle molte città che circondavano il Lago Titicaca e risale al 300 a.C. circa. Secondo alcuni storici spagnoli era conosciuta come la città del Bacino del Fiume Callao. Tiahuanaco diventò importante grazie al suo sito geografico a sud del Lago dal quale era possibile controllare il commercio con altre regioni sull'altipiano, le vallate della costa e della giungla orientale.

Con la crescita fisica della città, cominciò anche a cambiare le sue strutture sociali. L'autorità prima formata dai cittadini della città, diventò il governo ufficiale e fu legittimato con l'aiuto dei preti e dalle credenze religiose della popolazione.

Dal 5° secolo a.C., la cultura Tiahuanaco si sparse al Bacino del Fiume Callao in due modi: dall'incremento degli scambi commerciali e dall'affermare la loro ideologia e dei. In un secondo momento, la cultura Tiahuanaco aveva stabilito relazioni commerciali con altre culture lontane, e organizzò colonie nelle vallate, più vicino alla costa ed al confine con la Foresta Amazzonica, conosciuta come la Yungas. Ciò significava che più cibo e commercio potevano essereforniti alla popolazione di Tiahuanaco.

Le cause del declino dell'Impero sono sconosciute. Nello stesso modo in cui altri importanti civiltà americane scomparvero, anche questa ebbe la sua fine. Non sappiamo se per conflitti sociali, per ribellione, per alluvione o invasione, ma è certo che a conclusione, Tiahuanaco rappresentò il picco della cultura andina.

LA STRUTTURA URBANA

Possiamo dire che Tiahuanaco diventò una città intorno al 500 a.C. Tuttavia i più importanti edifici furono costruiti nel 200 a.C.. Uno degli aspetti distintivi della città era l'intricato disegno e gli impressionanti monumenti nel centro cerimoniale. Il centro era diviso in 6 aree, ognuna delle quali aveva piramidi, templi, monoliti, marciapiedi e statue di pietra. La città si sviluppava lungo due assi principali orientate secondo i punti cardinali della bussola.

Gli edifici cerimoniali più importanti erano: la Akapana, la piramide dei 3 corpi, el Kalasasaya, una piattaforma rettangolare, nel mezzo della quale di ergeva una impressionante statua alta 3m. e chiamata Ponce. Nello stesso luogo ad ovest esiste ancora il Cancello del Sole, un monolite di pietra grigia, il più conosciuto architettonicamente nella zona; ed infine il Tempio Semi-sotteraneo, un largo pozzo profondo circa 1.70m e con una superficie di 742m2 nel quale si possono trovare incrostati sulle pareti, teste intarsiate che sono conosciute come le teste martellate.

È stimato che la città avesse una superficie di circa 420 ettari e che il tipico materiale da costuzione fosse il fango. Le pietre venivano utilizzate solo per gli edifici cerimoniali. Recenti studi mostrano che la popolazione della città era di circa 40.000 abitanti.

VITA QUOTIDIANA E ORGANIZZAZIONE SOCIO-ECONOMICA

La vita quotidiana della città era completamente sotto il controllo dei governanti. Una volta legittimati dai preti, potevano organizzare il lavoro dei cittadini ed indirizzarne le attività. Un vasto gruppo di abitanti era indirizzato a coltivare i campi alti della zona circostante (la terra circondata da fossi dove scorreva eccesso di acqua) che era un'invenzione eccellente per proteggere la terra dai danni delle alluvioni. Si crede che la produzione di queste aree fosse abbastanza per nutrire la popolazione di Tiahuanaco e per fornire prodotti in eccedenza per l'esportazione.

Questo efficace sistema lavorativo dava ai governanti sufficiente surplus di monodopera per sviluppare progetti ambiziosi per la costruzione di edifici pubblici e cerimoniali. In cambio dei loro sforzi, coloro che lavoravano per lo stato ricevevano cibo, regalie e divertimento durante il periodo che stavano lavorando.

Attraverso efficaci politiche commerciali, i governatori portavano cibo e beni da terre lontane per venire incontro alle richieste dei loro cittadini. Tiahuanaco sembrava essere uno stato protettivo e generoso che incoraggiava la lealtà nella grande maggioranza della popolazione.

Infine, dobbiamo considerare che tra le attività comuni della vita quotidiana, c'erano i mercanti che trasportavano beni da e per altre città. C'erano anche persone che avevano la fiducia del governo e erano madati nelle vallate costiere per insegnare le pratiche agricole e per consolidare ed assicurare i prodotti per la città, indipendentemente dal commercio con altre colonie.

Dobbiamo pensare a Tiahuanaco come ad una grande città che, diversamente da altre vaste città Pre-Colombiane, aveva una regione estesa sotto il proprio controllo. Infatti, tra i diversi stadi di sviluppo della città, possiamo identificare, alla fine del suo dominio, uno stadio imperiale che giunse fino a San Pedro de Atacama in Cile ed oltre il confine settentrionale del Lago Titicaca. La zona originale di Callao (intorno al Lago Titicaca) fu allargata da una politica studiata attentamente che integrava fattori politici, economici e religiosi. Per questo possiamo dire che Tiahuanaco era la più importante civiltà "integrata" nella regione andina, dando vita al mito e leggenda dei loro successori, gli Inca, che consideravano la città all'origine della propria civiltà.

IN QUESTO VILLAGGIO TROVERETE I SEGUENTI SOTTOCAMPI O TRIBÙ:

BOROROS, COLLAS, INCAS, DIAGUITAS, GUARANIES, CHARRUAS, MAPUCHES, ALACALUFES

Breve riassuntino sulla vita di sottocampo al Jamboree

CREDIAMO GIUSTO RIPERCORRERE INSIEME NUOVAMENTE, MA VELOCEMENTE, CIÒ CHE ACCADRÀ AI NOSTRI GIOVANI AL JAM… SOPRATTUTTO PER CiÒ CHE CONCERNE LE ATTIVITÀ E LA VITA DEL SOTTOCAMPO…I TEMPI SONO SERATISSIMI E SE NON SIAMO BEN PREPARATI POTREMMO FAR PERDERE QUALCOSA AI NOSTRI GIOVANI …ALLORA CI SIAMO? PRONTI, ATTENTI VIA!

La vita al campo, può essere così suddivisa:

ATTIVITÀ QUOTIDIANE DELLA MATTINA

Si svolgeranno tutti i giorni, escluse eccezioni, dal 27 Dicembre all'8 Gennaio in tutti i sottocampi

6.30 Sveglia
6.30 - 8.15 Preghiera
Attività fisica (si consiglia un gioco di movimento di 10 minuti)
Pulizia personale
Colazione, di reparto o di ptg/sq. come si preferisce
Pulizia del proprio sottocampo di unità, di una parte degli spazi comuni e lavaggio utensili da cucina
Riflessione sul tema Jam (10-15 minuti) per il quale la Staff di unità riceverà all'inizio dell'evento un quaderno che presenta 15 brevi storie, che possono essere utilizzate per questo momento
Riunione Generale nella piazza di sottocampo, a cui si partecipa per Reparto, dove si procederà all'alza bandiera (del Jam e del sottocampo)

ATTIVITÀ QUOTIDIANE DELLA SERA

Si svolgeranno tutti i giorni, escluse eccezioni, dal 26 Dicembre al 7 Gennaio in tutti i sottocampi. Ogni unità ne determinerà la forma, la sequenza e l'orario di tali attività (eccenzion fatta per il Consiglio di Sottocampo).

18.30-21.00 Preparazione della cena e cena, dove può anche essere svolto il Consiglio di ptg/sq. la cui durata non deve superare i 45 minuti e che deve essere utilizzato dai giovani per valutare il proprio impegno quotidiano alla luce della Legge e della Promessa, organizzare il giorno seguente, scegliere le attività da realizzare insieme e votare per i moduli del programma.
Ammaina bandiera, basterà fermarsi un attimo in segno di rispetto Pulizia degli utensili e pulizia del luogo
18.30- 19.30 Consiglio di Sottocampo, costituito dalla Staff di Sottocampo e dai Responsabili di Unità (ne bastano 1 o 2, e possibilmente devono parlare spagnolo) e valuterà l'andamento ed il coordinamento del sottocampo, organizzerà eventuali attività e preparerà la partecipazione al programma, ecc.

ATTIVITÀ QUOTIDIANE PERMANENTI

Si svolgeranno tutti i giorni tra il 26 Dicembre ed il 7 Gennaio in tutti i sottocampi senza soggezione di orario determinato.

Giornale Murale - È il centro permanente della comunicazione interna al sottocampo. I/le ragazzi/e potranno partecipare alla sua decorazione, manutenzione ed aggiornamento, con le modalità stabilite dal Consiglio di Sottocampo. Sarà ubicato presso l'ufficio di sottocampo ed è importante che sia i capi che i giovani lo tengano in giusta considerazione, per la sua utilità informativa e come opportunità espressiva e creativa.

Suggerimento: provate a farne uno al vostro campetto - vediamo come funziona!

Attività spontanee - Sono quelle attività che sorgono inevitabilmente dalla fantasia e dalla spontaneitàe dall'iniziativa dei giovani. È necessario per noi capi, saperle incentivare, ma nello stesso tempo indirizzare nel giusto modo, nei tempi e negli spazi disponibili, senza danneggiare il rsto del programma di attività.

Progetti di fratellanza - Hanno come obiettivo quello di stabilire tra ptg/sq. o unità, vincoli di amicizia e cooperazione che si prolunghino oltre il termine dell'evento stesso. Il progetto, meglio se pensato a casa e proposto ad altri giovani di un'altra nazionalità al Jam, dovrà avere come tema centrale quello del Jam stesso. Lì al Jamboree verrà anche spiegato come entrare in Concorso per i progetti, per poter vincere ed ottenere una ricompensa per realizzare qualche altra cosa.

Suggerimenti: Questa è un'occasione da non perdere, ed è per questo che forse è bene cominciare a pensarlo già da casa. Una volta lì al campo, tenetevi informati il più possibile sulle date di scadenza della consegna del progetto e delle modalità di presentazione.


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Lo spettacolo spettacolare dei reparti italiani al Jam...

''Il sogno di Arlecchino''

Abbiamo cercato di produrre una proposta di spettacolo rispettosa delle tante esigenze che questo lavoro incontra nella sua stesura. Prima di tutto le esigenze dei ragazzi che lo dovranno rappresentare, quindi dei capi che faranno da tramite per il contingente nel presentarglielo. Abbiamo quindi cercato di creare un copione semplice da mettere in scena, facilmente leggibile e soprattutto breve. Abbiamo poi cercato di conciliare il racconto con i simboli scelti dal contingente, le maschere, e con il tema principale del Jamboree, Building Peace Together. Da questo é nata l'idea del racconto tipo favola, che si presta ad una rappresentazione quanto più chiara ed elementare possibile anche nei significati, in modo da oltrepassare la barriera linguistica rappresentata dal pubblico internazionale.

La storia proposta rappresentàin negativò i valori che portano alla costruzione della pace, tramite un racconto allegorico che descrive l'origine del costume di Arlecchino.

Arlecchino sogna di passare per quattro situazioni diverse (quattro 'Venezie' monocromatiche), che gli fanno capire, tramite l'osservazione di realtà distorte e paradossali, che rappresentano a loro volta l'ignoranza (la città rossa), l'odio (la città gialla), il pregiudizio (la città azzurra), l'aggressività (la città verde), il valore della pace degli uomini fatta di convivenza e di intreccio di colori, i colori appunto del suo vestito.

L'ambiente del sogno ci permette di fantasticare a piacimento sull'andamento della storia e di incanalarla verso i significati che gli abbiamo voluto dare.

Il personaggio principale é Arlecchino, che compare all'inizio dello spettacolo nell'atto di andare a dormire. Una volta addormentato, comincia a sognare. Durante il sogno gli si presentano davanti quattro realtà distorte, appunto le 4 Venezie "colorate".

Nella prima, la città rossa, Arlecchino incontra degli strani personaggi tutti vestiti di rosso, che ignorano l'esistenza dei colori. Di tutti i colori ad eccezione del rosso. Compariranno di volta in volta gli abitanti delle Venezie 'coloraté, a gruppi di sei o sette per volta.

Nella seconda scena il sogno si trasferisce in una Venezia "gialla", caratterizzata dall'odio per il prossimo. Arlecchino é confuso, guarda con timore gli strani personaggi tutti di un colore e l'ambiente che lo circonda. Gli uomini della città gialla si riuniscono intorno ad una stele gialla, che adorano come Dio.

Nella scena seguente, gli abitanti della città azzurra guardano

Arlecchino con sorpresa e si riuniscono con concitazione. Attaccano ad Arlecchino un cartello con scritto 'Colore diverso dal nostrò. Si allontenano ingiuriandolo.

Nella quarta città 'coloratà che Arlecchino incontra nel sogno, si trovano gli uomini della città verde, dei grandi guerrieri. Le vedette della città verde vedono arrivare Arlecchino e si preparano ad accoglierlo da veri guerrieri: si adunano in riga e puntano i loro archi. Arlecchino, al lato del palco, si accascia e raccoglie le frecce.

Alla fine del sogno un Arlecchino confuso si aggira solo per il palco, quando all'improvviso compaiono insieme tutti quanti i personaggi, che simbolicamente attaccano sul suo vestito (che nel sogno è tutto nero) delle pezze di stoffa colorate, che alla fine ricompongono il costume di Arlecchino come tutti lo conosciamo.

Gran finale corale al risveglio del nostro beniamino, il tutto condito da una colonna sonora a tema: brani di Rondò Veneziano.

Della serie…ogni occasione lasciata è persa!

Rispulciando il programma del Jamboree, vi ricorderete che sono previste nel corso della giornata attività quotidiane permanenti, attività specifiche di sottocampo, oltre i vari moduli.

In preparazione degli incontri estivi di Reparto di formazione è opportuno "mettere a fuoco" alcuni spazi in cui avremo la possibilità di vivere una particolare esperienza di accoglienza e di ospitalità.

Ogni Jamboree ha sempre previsto dei tempi liberi che ogni Reparto può gestirsi per la Giornata Italia, dedicata alla presentazione del proprio paese.

Risfogliando le pagine del quaderno - programma non si rinviene tale previsione, tuttavia è possibile ritagliarsi dei momenti nell'arco di una giornata. Vi accorgerete subito quali sono i tempi di marcia e potrete così programmare un pomeriggio o una serata di "GIORNATA ITALIA".

Dovrete prestare attenzione a non interferire con attività di sottocampo o con altre iniziative programmate. Nel caso in cui vogliate essere pronti per far assaporare un pò di Italia è bene, per animare la festa, partire già attrezzati dell'occorrente.

Innanzitutto bisogna pensare agli inviti, possono essere depliants che gli e/g/e distribuiranno a coloro che conosceranno durante le attività giornaliere oppure locandine da appendere nella via principale del sottocampo o…E poi come animare la serata? Occorrono giochi, balli, musiche, souvenirs ed assaggi culinari…tutto made in Italy…anche gli addobbi!

Ovviamente è impensabile provvedere in Cile o acquistare con la cassa di Reparto (che sicuramente è vuota!), bisogna autogestirsi di Reparto.

Ricordiamoci che folclore per noi è anche maschera, colori, Arlecchino...

Se poi non sarà possibile concretizzare la Giornata Italia occorre sfruttare altre occasioni che, comunque, non sono alternative ma previste nel programma Jam e, quindi, vi consigliamo di attivarvi.

Ci riferiamo a:

L'incontro estivo dei Reparti potrà essere preziosa occasione per pensare a quanto detto, anzi potreste già far lavorare a casa i ragazzi, magari per pattuglia/squadriglia, così avranno l'opportunità di mettersi in contatto tra loro prima dell'evento a cui parteciperanno con maggiore affiatamento, del resto il precedente incontro è ormai remoto, quindi i rapporti si sono allentati ed allora questo è uno dei tanti input che possiamo dare… e giacchè riprendiamo contatti con i ragazzi, perché non ricordare dell'IMPRESA PACE?

Il campo estivo di reparto che gli esploratori, le guide e le esploratrici faranno quest'estate potrà essere l'ultima chance per fare un'impresa nel territorio che li ospiterà, allora ricordiamo ai capi reparto di questo impegno che hanno assunto già dall'incontro di gennaio in modo che al campo di quest'estate i ragazzi potranno portare il materiale per il villaggio globale.

A questo proposito, non sappiamo che materiale arriverà, chiaramente speriamo che sia utile, interessante e nuovo - non le solite imprese scontate e riciclate - altrimenti saremo proprio nei guai perché come racconteremo la pace alla mostra e al villaggio globale?

Tra le tante cose cui pensare eccone allora un'altra: se nel passato la tua unità o il tuo gruppo ha vissuto un'esperienza significativa in tal senso che soprattutto può concretizzarsi in un'attività interattiva perché non la racconti?


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